Scuola, episodi di aggressione: Valditara mette in guardia i violenti

Scuola, sono troppi gli episodi di aggressione che si stanno verificando negli ultimi giorni: il ministro Giuseppe Valditara, in una intervista rilasciata al quotidiano ‘La Verità’, ha messo in guardia i violenti 

Intervista alla Verità
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara (Ansa Foto) Notizie.com

Decisamente troppo gli episodi di aggressione che si stanno verificando nel nostro Paese. Tra i tanti esempi possiamo citare quello del preside di Cesena che è stato aggredito dal genitore di un alunno. L’ultimo, invece, a Castellammare di Stabia dove una docente è stata presa a schiaffi e pugni dalla madre di una sua alunna. Il motivo? Aver osato metterle un voto basso nella sua materia che, per la donna, assolutamente non meritava. Vicende che non possono assolutamente passare inosservate ed in secondo piano. Un nuovo campanello d’allarme che arriva dalle scuole. Su questo (e molto altro ancora) è intervenuto direttamente il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Lo ha fatto in una intervista che ha rilasciato alla “Verità”. L’obiettivo è quello di poter ripristinare il “Principio di autorità” nelle aula. Queste sono alcune delle sue parole: “Stiamo ancora pagando gli eccessi ideologici del ’68. La contestazione ha messo in crisi il concetto di autorità. Se non c’è rispetto per l’autorità, lo Stato si dissolve e finiamo nell’anarchia”. Dito puntato contro gli studenti che, in classe, hanno un comportamento per nulla regolare: “E’ preoccupante che alcuni di loro ascoltino musica, guardino film durante le lezioni e altro. Nonostante la mia circolare che vieta l’uso improprio del cellulare in classe“.

Scuola, Valditara: “Ecco cos’è il ‘Docente Tutor’

Intervista alla Verità
Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara (Ansa Foto) Notizie.com

Il ministro fa alcune precisazioni su che cosa sia il “Docente Tutor“. “E’ una rivoluzione del Merito: dalla personalizzazione della formazione. I tutor dovranno personalizzare il percorso formativo e coordinare in una logica di team tutti gli altri docenti, per far si che la formazione del ragazzo sia sempre più aderente alle sue necessità“. Anche se questa vicenda ha scatenato non poche polemiche ed anche qualche contestazione. Soprattutto da parte dei sindacati che si chiedono il perché, tutto questo, venga applicato nelle scuole superiori.

La risposta non si è fatta attendere: “Con un primo stanziamento di 150 milioni di euro, iniziamo dagli ultimi tre anni delle superiori, ma poi gradualmente estenderemo i tutor anche a tutte le superiori di primo e secondo grado: lo abbiamo già scritto nelle linee guida sull’orientamento”.

Impostazioni privacy