La modella 38enne sta vivendo un momentaccio. La sua agenzia ha provato a giustificarsi: “Chiediamo scusa a tutte le persone che si stanno preoccupando. Non riusciamo a contattarla e non possiamo dire di più per via dell’inchiesta da parte della polizia”.
Si chiama Jessica Michibata, ed è un’ex al “quadrato”: ex moglie di un ex pilota di Formula 1. E no, non se la sta passando bene. “Colpa” della polizia giapponese, che l’ha arrestata dopo aver trovato della droga psicoattiva in un pacco inviato nella sua camera d’albergo a Tokyo.
Ora la 38enne è detenuta con l’accusa di aver violato la legge sulle misure speciali per i narcotici, secondo quanto ha riportato il Dipartimento di Polizia Metropolitana (MPD). Jessica è l’ex moglie di Jenson Button, campione del mondo di Formula 1 nel 2009 alla guida della Brawn nella sua unica partecipazione al campionato mondiale. È in apprensione pure lui, al di là del rapporto interrotto tra i due. La modella intanto nega tutte le accuse, la droga sarebbe stata scoperta all’interno del pacco dai doganieri al momento dell’arrivo in Giappone dall’estero. Michibata alloggiava insieme a un’altra persona, lì la polizia l’ha rintracciata attraverso l’indirizzo di un hotel. Madre di un bambino, la donna attualmente vive negli Stati Uniti, ma è nata in Giappone.
La sua agenzia di modelle: “Ci scusiamo per la preoccupazione provocata
La sua agenzia di modelle Revive ha specificato in una nota dopo lo spiacevole accadimento: “Ci scusiamo con tutti per qualsiasi preoccupazione che le segnalazioni di Jessica Michibata, che appartiene alla nostra azienda, hanno causato”, l’inizio del messaggio pubblicato. “Al momento non siamo in grado di contattare direttamente Michibata e stiamo raccogliendo informazioni per confermare i fatti. Poiché l’incidente è sotto inchiesta da parte della polizia, ci asterremo dal rivelare ulteriori dettagli“. Chissà come l’avrà presa Button, pilota britannico classe 1980. Nella sua lunga carriera ha corso per Williams, Benetton, Renault, Bar, Honda, Brawn e McLaren. La sbandata più grosso l’ha presa per Michibata.
