Papà italiani più presenti in famiglia: aumentano i congedi parentali

Aumentano i congedi parentali anche per i papà italiani: nel corso degli anni si è creato un vero e proprio boom nelle famiglie.

Forse fino a qualche anno fa nessuno se lo sarebbe mai aspettato eppure, pare proprio che nelle famiglie italiane, la presenza anche dei papà sia maggiore rispetto a prima e quasi in totale sintonia con quello delle mamme. Sempre di più sono infatti i padri che in Italia richiedono il congedo parentale.

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Papà, Notizie.com

Il tasso, cosi come riporta Agi.it è aumentato in quasi 10 anni di più del 38%: “Nel 2021, 155 mila neopapà hanno usufruito del congedo di 10 giorni” sono queste le parole che rende note Save the Children, proprio in occasione della Festa del papà, appena trascorsa: “Sebbene il lavoro di cura dei figli rimanga in Italia un appannaggio prevalentemente femminile, i padri hanno iniziato a riappropriarsi del loro ruolo in famiglia e non vogliono più rinunciare al tempo speso con i figli a causa degli impegni lavorativi. Se ancora oggi sono le donne a dover rinunciare alla carriera o addirittura al posto di lavoro, perché gli impegni a casa diventano un impedimento alla loro vita professionale, qualcosa finalmente si muove nell’universo della paternità”.

Insomma si tratta di un segnale davvero positivo che certamente apre le strade ad un futuro diverso da quello di oggi e se fino al 2012 il congedo di paternità prevedeva un solo giorno obbligatorio e due facoltativi, oggi si è arrivati a 10 giorni obbligatori e uno facoltativo che possono essere utilizzati tra i due mesi precedenti e i 5 successivi al parto.

Papà italiani, in crescita i congedi parentali al Nord e al Sud

Come detto prima, negli ultimi anni sono sempre di più i padri che decidono di prendere dei periodi di congedo parentale per stare vicino alla propria famiglia, subito dopo la nascita dei loro figli, la netta differenza è quella che intercorre tra Nord e Sud.

Papà, Notizie.com

Sempre secondo quanto si legge su Agi.it pare ci sia una differenza di circa il 17% a favore di chi risiede al nord rispetto a chi vive al Sud: “Osservando il totale delle convalide delle dimissioni e risoluzioni contrattuali consensuali delle lavoratrici madri e dei lavoratori padri, su un totale di 52.436 convalide, 37.662 (71,8%) si riferiscono a donne, ma cresce il numero di quelle maschili, 14.774 (28,2%). Uno scenario diverso da quello di soli 10 anni fa, quando quelle degli uomini riguardavano appena il 2,9% del totale”.

Ma non è tutto, cambiamenti sono anche quelli che riguardano le dimissioni volontarie che pesano per il 95,6% sul totale delle convalide per dimissioni e risoluzioni consensuali per i padri che sono appunto aumentate rispetto al 2020 di oltre la metà. Sempre secondo quanto riporta Save the Children, pare che siano sempre di più i padri pronti ad ammettere di avere delle difficoltà a conciliare il lavoro con la cura del proprio bambino.

“Diversi studi dimostrano come i congedi di paternità siano uno strumento di grande rilievo nel rapporto di coppia e nel rapporto dei padri con i propri figli, migliorando anche la salute e lo sviluppo di bambine e bambini. Per questo motivo è fondamentale rafforzare i servizi per l’infanzia, come gli asili nido, che devono effettivamente diventare un livello essenziale di prestazioni per tutto il Paese. È necessario, allo stesso tempo, sostenere la condivisione delle cure genitoriali” queste le parole di Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children.

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