Migranti e viaggio in Europa, perché non prendono l’aereo?

Per quale motivo i migranti non prendono l’aereo per arrivare in Europa? La domanda non ha una soluzione facile.

E’ certamente uno degli argomenti all’ordine del giorno quello che riguarda lo sbarco dei migranti, nei giorni scorsi in tanti sono stati quelli senza vita ad arrivare sulle coste calabresi. Una situazione incresciosa alla quale si lega una domanda fondamentale: perchè non si usano gli aerei per permettergli di raggiungere l’Europa.

Migranti
Migranti, Notizie.com

Potrebbe sembrare una domanda stupida e invece non è per niente di facile risoluzione perchè al suo interno sono presenti diverse contraddizioni di cui è davvero impossibile non tenere conto; tanto per cominciare si deve partire da una questione principale non si tratta di una questione economica considerando che facendo il viaggio via mare si spendono ancora più soldi.

Altra cosa di cui tenere conto, è che in alcuni Paesi, come ad esempio Siria o Afghanistan, in cui ci sta la guerra o ancora l’Eritrea, non sono presenti dei voli di linea che vanno verso l’Europa o in alcuni casi e anche vietato lasciare il proprio Paese per potere emigrare.

Migranti non possono prendere l’aereo: ecco la direttiva dell’UE.

Come detto prima i motivi per cui i migranti non prendono l’aereo per raggiungere l’Europa sono molteplici e a questo si aggiunge anche la mancanza di un documento valido che per essere ottenuto serve molte tempo e il superamento di tanti paletti burocratici di non facile risoluzione.

Migranti, Notizie.com

Per lottare efficacemente contro l’immigrazione clandestina è fondamentale che tutti gli Stati membri adottino un dispositivo che fissi gli obblighi per i vettori che trasportano cittadini stranieri nel territorio degli Stati membri. Ai fini di una maggiore efficacia di tale obiettivo, occorrerebbe altresì armonizzare, per quanto possibile, le sanzioni pecuniarie attualmente previste dagli Stati membri in caso di violazione degli obblighi di controllo cui sono soggetti i vettori, tenendo conto delle differenze esistenti tra gli ordinamenti giuridici e le prassi degli Stati membri” queste sono le parole riportate nella Direttiva 2001/51 della Comunità Europea.

Quindi per essere ancora più chiari, l’unione Europea ha delegato proprio alle varie compagnie aeree il compito di controllare e verificare se chi si imbarca può avere o meno i requisiti per ottenere lo status di rifugiato, nel caso in cui queste verifiche fossero sbagliate, ci sarebbero anche da prendere i costi per il rimpatrio e una multa dai 3.000 ai 5.000 euro a persona. Insomma una situazione di non facile risoluzione.

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