Cdm, attesa per riforma fiscale: i principi della premier Meloni

C’è grande attesa per il prossimo Cdm che si terrà nella giornata di oggi. Occhi puntati sulla riforma fiscale e, soprattutto, sui principi cardine che la premier Meloni è pronta a rivelare 

Oggi Cdm
La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni (Ansa Foto) Notizie.com

Attesa per il Consiglio dei Ministri che si terrà nella giornata di oggi. In particolar modo sulla riforma fiscale. Per il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sono tre le questioni importanti: la riduzione della pressione fiscale, il nuovo rapporto tra Stato e contribuente e la reale lotta all’evasione fiscale. La maggior parte degli occhi sarà puntata inevitabilmente sulla revisione del sistema di imposizione sui redditi delle persone fisiche. Con possibile riduzione del numero di aliquote Irpef ed anche l’obiettivo di un minore carico fiscale per tutti i contribuenti. Con tanto di attenzione particolare ai redditi medio bassi.

Senza dimenticare la riforma complessiva dell’Ires. A partire dal primo giorno dell’anno del 2024 la ‘Global Minimum Tax‘ farà il suo esordio. Di cosa stiamo parlando? Dell’imposta globale minima per le multinazionali, con tanto di aliquota al 15%. Con questa delega fiscale l’obiettivo del governo è fin troppo chiaro: ridurre l’aliquota Ires. Questo è quello che ha fatto sapere la stessa Giorgia Meloni. Tanto da rispondere ad una domanda posta da Forza Italia: “Il messaggio è sempre lo stesso: più assumi, meno tasse paghi allo Stato“. Senza dimenticare anche la riduzione degli scaglioni Irpef, all’abolizione dell’Irap e la revisione dell’Ires, la riforma dalle imposte all’accertamento, dalla riscossione al contenzioso.

Cdm, occhi puntati sulla riforma fiscale: il punto della situazione

Attesa per il Cdm
C’è attesa per il Cdm (Ansa Foto) Notizie.com

Per quanto riguarda l’Irpef si è pronti a passare da 4 a 3. Con ritocco delle aliquote (23%?) per i redditi fino a 15mila euro. 27% per i redditi da 15mila euro a 50mila euro e 43% per redditi oltre i 50mila euro. Questione taglio ‘Tax Expenditures‘: si va verso le detrazioni e le deduzioni fiscali che oggi costano allo Stato circa 156 miliardi. Lotta all’evasione fiscale: si tende a rafforzare tutto questo verso un sistema che va dai 85 e 100 miliardi annui.

Revisione Ires: ovvero l’imposta sul reddito delle società. L’aliquota di base resterebbe al 24%. Non è da escludere che possa scendere anche fino al 15% per le imprese. Abolizione dell’Irap: ovvero l’imposta regionale sulle attività produttive. Semplificazione versamenti: ci potrebbe essere anche la trimestralizzazione dei versamenti allineandoli ai versamenti Iva, con eccezione per il mese di dicembre. Ed in conclusione molti più controlli con il Fisco.

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