I nerazzurri, fuori dalla lotta Scudetto e in corsa al massimo per il secondo posto, stanno valutando la possibilità di cambiare allenatore. Da parte dell’amministratore delegato Beppe Marotta ci sarebbero già le idee chiare in caso di allontanamento dell’ex tecnico della Lazio
Sono sempre di più i dubbi riguardo la posizione di Simone Inzaghi all’Inter, nonostante l’amministratore delegato Beppe Marotta abbia cercato di tutelarlo pubblicamente: “L’allenatore è bravo, giovane e preparato. La fiducia della società nei suoi confronti non è mai mancata“. Tuttavia, ci sono delle condizioni per conservare questo status di protezione da parte della società: “Assieme alla squadra, Inzaghi deve fare di più per risolvere il problema della discontinuità di risultati“.
I 18 punti di distanza dal Napoli capolista, per quanto la squadra di Spalletti stia viaggiando a ritmi impressionanti, non sono tollerabili per la proprietà nerazzurra, che si aspetta adesso come risultato minimo quello della qualificazione in Champions League, un traguardo che permetterebbe di mettere nelle casse i 50 milioni di base garantiti dalla Uefa, vitali per la sopravvivenza del club ai massimi livelli. Insomma, l’Inter si aspetta di più dal suo mister, messo spesso sotto accusa per il fatto di fare sistematicamente i soliti cambi, per non avere un piano B a livello tattico, affidandosi sempre e comunque all’inderogabile 3-5-2, e per le sue dichiarazioni piatte dopo le sconfitte.
Nel caso in cui non dovessero arrivare questi miglioramenti, necessari per allenare in una piazza esigente come quella nerazzurra, allora potrebbe arrivare un avvicendamento. Per la sua eventuale sostituzione, un nome che sta scalando le gerarchie è quello di Thiago Motta, che tanto bene sta facendo al Bologna. L’italo-brasiliano, vecchio eroe del Triplete, ha un contratto fino al 2024 con i rossoblù, ed è un profilo che abbina le caratteristiche storiche dei tecnici interisti alle esigenze attuali.
Con il Bologna sta facendo un ottimo lavoro, tanto da aver portato la squadra emiliana a ridosso della zona Europa, con una media di 1,61 punti a partita in Serie A (9 vittorie, 2 pareggi e 7 sconfitte in 18 gare) e rivalutando un patrimonio tecnico che si pensava fosse estinto con le grandi cessioni estive, esaltando il talento di Orsolini (4 gol e 2 assist nelle ultime 5 gare). Thiago Motta, soprattutto, ha dimostrato una grande capacità nel coinvolgere tutta la rosa, grazie a un approccio opposto a quello di Inzaghi: nel suo caso infatti non esistono titolari e riserve, tutti sono sempre coinvolti. Certo, si tratta di due piazze diverse, ma la sensazione della dirigenza nerazzurra è che l’ex nazionale azzurro sarebbe pronto per il salto di qualità. Dipenderà tutto da come si concluderà la stagione dell’Inter.