Guerra Ucraina, la Germania non si ferma affatto sugli aiuti a Kiev: nelle ultime ore c’è stato l’annuncio ufficiale da parte del ministero della Difesa
Un anno ed un giorno fa l’inizio dell’invasione e della guerra in Ucraina. Mai nessuno si sarebbe immaginato che si potessero vivere nuove scene di guerra nel 2000 in Europa. Purtroppo la situazione va avanti e per la pace davvero sembra tutto fuorché una cosa semplice da raggiungere. Nel Paese europeo orientale si continua a fare la conta dei danni e soprattutto delle vittime (sia civili che soldati). Volodymyr Zelensky chiede ancora aiuti, sia umanitari ma soprattutto militari, da parte dei Paesi amici.
Le risposte non si fanno assolutamente attendere. Anche perché di armi e munizioni ne continuano ad arrivare per rispondere alla furia russa. Nel frattempo, però, proprio dalla Germania arrivano delle notizie che fanno molto felici gli ucraini. Una nota da parte del ministero della Difesa tedesco ha annunciato quello che in molti, dal Paese invaso, attendevano da un po’. Tanto è vero che Zelensky continuava a chiederli e, finalmente, potrà averli.
Non si tratterebbe affatto della prima volta che accade una cosa del genere, ma la Germania continua a sostenere Kiev in questo conflitto. Lo fa con l’invio di altri quattro carri armati Leopard 2A6. Tanto è vero che, proprio dalla nazione tedesca, molti militari ucraini si stanno esercitando per la guida di questi tank che non sono assolutamente facili da gestire. Come riportato in precedenza, il ministero della Difesa lo ha annunciato, nelle ultime ore con una nota. Fino a questo momento si è passati dall’invio di 14 carri armati a 18.
Non è da escludere che questo numero possa continuare ad aumentare con il passare dei mesi. Da Berlino, però, tendono a precisare: “Insieme ai nostri partner in Portogallo e Svezia, siamo in grado di fornire un battaglione misto“. Questi quattro carri armati Leopard fanno parte di un battaglione di carri armati 31 mezzi. Nel frattempo sono pronti ad arrivare altri aiuti militari anche da altri Paesi: come il Portogallo e la Svezia. Il primo è pronto ad inviarne 3, mentre la seconda addirittura dieci.