Comprava la cocaina con multe in contanti, guai per un vigile

Comprava la cocaina con i soldi delle multe che riceveva in contanti: guai per un vigile che, successivamente, ha patteggiato 

Si faceva pagare le multe in contanti
Cocaina (Ansa Foto) Notizie.com

Il suo metodo era semplice quanto illegale: ovvero truffare gli automobilisti che dovevano pagare le multe all’istante. Ovvero in contanti. Così un vigile di Brescia riusciva a racimolare un bel po’ di soldi che servivano, esclusivamente, per acquistare della cocaina. Episodi che, a quanto pare, andavano avanti da un bel po’ di anni. Basti pensare che bisogna tornare indietro di un bel po’ di tempo, ovvero dal gennaio del 2019 fino ad arrivare all’aprile dello scorso anno. In merito a questa vicenda la Procura di Brescia ha deciso di contestare, ad un agente della Polizia locale di Urago d’Oglio, reati di: peculato, appropriazione indebita e falso ideologico.

A riportare questa vicenda è il quotidiano “L’Arena“. A quanto pare, nelle ultime ore, l’uomo è apparso davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia. Tanto da patteggiare a 9 mesi e 10 giorni di reclusione. L’uomo di 59 anni e residente a Romano di Lombardia (provincia di Bergamo) è stato identificato e bloccato dai carabinieri della stazione di Rudiano. Gli stessi che gli hanno notificato la misura di interdizione dai pubblici uffici per un anno. La stessa che è stata emessa dal gip, dopo la richiesta da parte della procura di Brescia. A quanto pare le truffe andavano dai 118 fino ad arrivare ai 190 euro.

Brescia, vigile si faceva pagare le multe in contanti per pagare la droga

Si faceva pagare le multe in contanti al momento
Cocaina (Ansa Foto) Notizie.com

Il vigile acquistava la cocaina nei pressi dell’abitazione dello spacciatore ai domiciliari a Martinengo, in provincia di Bergamo. Secondo quanto riportato dagli inquirenti il sovraintendente avrebbe dato il suo ‘ok’ per ottenere il certificato di idoneità, mentre alloggiativa in un appartamento di Urago d’Oglio. Anche se non avesse i requisiti. Aveva utilizzato la richiesta presentata tempo prima dal reale affittuario. Lo stesso che, dopo essere stato interrogato dal pm, aveva affermato di avere solo ospitato l’amico e di avere inoltre prestato del denaro al vigile che era finito nei guai.

Oltre al vigile anche un cittadino originario del Kosovo dovrà fare i conti con la giustizia. A denunciare il tutto erano state due donne che, nel mese di agosto, avevano raccontato ai carabinieri di Rudiano come il vigile si fosse proposto di fare da intermediario tra loro e uno straniero (lo stesso che viveva in un loro appartamento). Le stesse che avevano rivelato che il 59enne, fino al mese di marzo, aveva versato il canone mensile che gli dava l’affittuario. Fino a quando non gli è stato più consegnato il denaro.

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