Mauro Mazza, ex direttore del TG2 e di Rai 1, in esclusiva ai nostri microfoni: “L’apprezzamento del Times nei confronti del premier Meloni è una buona notizia per il Paese”.
“Definita un pericolo, ora Giorgia Meloni è la leader più popolare dell’Ue“, così il Times ha titolato il pezzo che ripercorre i primi 100 giorni del governo guidato dalla presidente di Fratelli d’Italia. La nostra redazione ha contattato Mauro Mazza, ex direttore del TG2 e di Rai 1, per capire meglio il significato di questo apprezzamento.
Mauro Mazza, da parte del Times parole di elogio per il premier Meloni. Cosa significa questo per il nostro Paese?
“In un Paese normale, o nell’isola che non c’è, gli apprezzamenti di un giornale come il Times soddisfano tutta la cittadinanza. Ma siamo in Italia e quindi quanto scritto dal quotidiano inglese fa contento poco più della metà della popolazione, preoccupa e allarma l’altra parte. In realtà bisogna dire che Giorgia Meloni è stata una grande sorpresa. Molti temevano che l’avvento di un governo di destra-centro, come lo hanno chiamato in tanti, avrebbe provocato l’ascesa dello spread in modo incontrollabile oppure avrebbe portato le diverse cancellerie europee a diffidare del nuovo governo. A parte qualche piccola divergenza con Macron, nei vertici fatti fino ad oggi si parla di un premier italiano molto apprezzato. Quindi i primi 100 giorni sono da valutare positivamente. E l’apprezzamento fatto dal Times, spesso molto critico con il nostro Paese, è una buona notizia per tutta l’Italia“.
Questi apprezzamenti influenzeranno le prossime elezioni regionali?
“Io non credo che quanto scritto dal Times possa influenzare il voto. Io penso che l’articolo fotografi una situazione e una tendenza ormai evidente nel nostro Paese. Nella vittoria annunciata del centrodestra nel Lazio e in Lombardia, il risultato di Fratelli d’Italia sarà più consistente di Forza Italia e Lega. Tanto è vero che alcuni esperti considerano come un rischio per la Meloni quello di vincere con un margine importante. Però alla fine non ci sarà nessuna rottura nella coalizione, Salvini e Berlusconi dovranno adattarsi al volere degli elettori“.
Secondo lei come hanno reagito Berlusconi e Salvini agli apprezzamenti del Times?
“Ad una settimana dal voto sicuramente i complimenti del Times non hanno fatto piacere ad entrambi”.