Antonino Cannavacciuolo vittima di truffa: ecco cos’è successo al noto chef

Tre persone sono finite a processo dopo aver truffato il noto chef stellato: ecco cos’hanno fatto per promuovere un locale

Il celebre chef stellato, ormai da tempo affermato sia in cucina che in televisione, ha dovuto fare i conti con una brutta vicenda che soltanto ora si sta avviando alla conclusione: Antonino Cannavacciuolo è stato truffato. Giudice di Masterchef Italia e conduttore di diversi altri format televisivi, è ormai tra i volti più popolari del piccolo schermo; in carriera ha collezionato tre stelle Michelin, l’ultima ottenuta nel 2022 per il suo ristorante a Orta San Giulio, Villa Crespi.

Antonino Cannavacciuolo ristoratore di Ravenna
Antonino Cannavacciuolo, un ristorato ha utilizzato il suo marchio – Notizie.com (Ansa)

Per quanto riguarda gli impegni televisivi, ha fatto parte di Cucine da incubo, MasterChef Italia, ‘O mare mioCelebrity MasterChef  e Family Food Fight insieme a Joe e Lidia Bastianich. Nel 2019 è arrivato il suo format: I menù di Cannavacciuolo. Tra i suoi vari appuntamenti in tv c’è anche Antonino Chef Academy, programma che va avanti dal 2019. Insomma è ormai a tutti gli effetti un’istituzione della cucina… e della televisione.

Cannavacciuolo e la scoperta della truffa

In questi giorni è stata resa nota, da Il Resto del Carlino, una vicenda che vede protagonista Antonino Cannavacciuolo: il suo volto è stato utilizzato per sponsorizzare un ristorante di Ravenna, che però non ha nulla a che vedere con lo chef pluristellato. L’immagine dello chef è apparsa su volantini e poster pubblicitari, senza il suo consenso. Per tale motivo tre persone sono finite a giudizio con l’accusa di avere indebitamente usato il marchio registrato del campano.

Antonino Cannavacciuolo ristoratore di Ravenna
Antonino Cannavacciuolo, processo ristoratore di Ravenna – Notizie.com (Ansa)

I truffatori, a fine mese, andranno a processo per violazione dell’articolo 473 del codice penale: gli imputati sono un 63enne di Lumezzane (Brescia) e due cubani, un uomo e una donna, di 32 e 50 anni residenti a Marina Romea. Lo stesso Cannavacciulo, avvisato via Facebook da un’amica di un volantino pubblicizzante l’apertura del locale ravennate con menù di pesce e crudité apparentemente curato da lui, ha sporto denuncia ai carabinieri. Antonino, in seguito, ha incarico la sua segretaria di fingersi una cliente interessata al menù e chiamare il ristorante per chiedere info sul locale; la telefonata nel frattempo è stata registrata è la conversazione quindi stata utilizzata come testimonianza della truffa ai danni del celebre chef. La faccenda si sta quindi avviando verso la conclusione, anche se ci sarà ancora da attendere la sentenza definitiva del tribunale.

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