Messina Denaro, in arrivo altre novità: trovato terzo covo

Matteo Messina Denaro, in arrivo altre novità direttamente dalla Sicilia: a quanto pare è stato trovato un terzo covo dove il boss si nascondeva

Covo Messina Denaro
Covo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Arrivano novità molto importanti direttamente dalla Sicilia, in merito alla vicenda che vede come protagonista Matteo Messina Denaro. Negli ultimi minuti le forze dell’ordine hanno scoperto un terzo covo dove il boss si nascondeva per non essere rintracciato. L’appartamento si trova sempre a Campobello di Mazara (in provincia di Trapani). Proprio nello stesso paesino, negli ultimi giorni, erano stati trovati altri due rifugi dove il boss si nascondeva. Nel frattempo, sempre dalla stessa città, arriva la notizia del sequestro della casa di proprietà da parte della mamma di Andrea Bonafede, ovvero colui che avrebbe “ceduto” le sue generalità all’ex latitante. Nel frattempo, però, il boss non si sarebbe presentato nella videoconferenza prevista per oggi pomeriggio. In merito all’udienza del processo per le stragi di Capaci e di via d’Amelio.

Dall’Aquila, infatti, luogo dove si trova in carcere al 41bis il boss ha deciso di non presentarsi. Ignaro il motivo di questa sua scelta. A comunicare la notizia ci ha pensato direttamente la Corte d’Assise d’Appello. Non è da escludere che non possa farlo anche nelle prossime udienze. Avrebbe dovuto sottoporsi alla prima seduta di chemioterapia in carcere, ma alla fine ha cambiato idea. Chiedendo, inoltre, di farsi visitare dall’oncologo per la seconda volta. Il procuratore generale di Caltanissetta, Antonino Patti, spera in un cambio di idea da parte di Messina Denaro e che lo stesso posa collaborare in seguito alle indagini delle stragi del 1992. Il procedimento è stato rinviato il giorno 9 marzo.

Messina Denaro, trovato terzo covo del boss

Covo Messina Denaro
Covo Messina Denaro (Ansa Foto) Notizie.com

Nel frattempo, sempre dalla Sicilia, arrivano altre testimonianze in merito a questo tema. Come le parole del suo autista Giovanni Luppino. Lo stesso che ha voluto respingere le accuse che gli sono piovute addosso negli ultimi giorni. Tanto da affermare che non sapeva affatto che si trattasse del boss, convinto che la persona in questione era il cognato di Andrea Bonafede.

Una versione che gli inquirenti non credono affatto. Non solo: che lo aveva accompagnato alla clinica ‘La Maddalena‘ per sottoporsi alle sedute di chemioterapie. Arrivano novità anche dal medico indagato di aver curato il boss, ovvero Alfonso Tumbarello. Il suo avvocato, Giuseppe Pantaleo, fa sapere che il suo assistito chiarirà la sua posizione quando sarà il suo turno per essere interrogato.

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