Vialli, la commovente lettera della Sampdoria: “Uno di noi” [FOTO]

Addio a Gianluca Vialli, la Sampdoria ha pubblicato una lettera commovente per il suo ex calciatore. Subito dopo la notizia della sua scomparsa. Un testo che emoziona tutti [FOTO]

La commovente lettera della Sampdoria
Gianluca Vialli ai tempi della Sampdoria (Ansa Foto)

Gianluca Vialli ha lasciato, nel mondo del calcio, un vuoto incolmabile. In particolar modo alla Sampdoria. Proprio nei blucerchiati è esploso diventando uno degli attaccanti più forti degli anni ’80 e ’90. Dopo la notizia della sua morte il club blucerchiato ha voluto omaggiarlo con una lettera commovente per il nativo di Cremona. Direttamente dal proprio sito ufficiale. Un toccante messaggio per salutare, l’ultima volta, una delle sue bandiere.

C’è già chi ti immagina tra Paolo (Mantovani, ndr) e Vuja (Boskov, ndr), felici di riabbracciarti ma altrettanto stupiti di rivederti così presto. Sì, presto Luca. Troppo presto. Dicono che non si sia mai pronti per salutare un compagno di viaggio e, purtroppo, è davvero così. Il tuo compagno di viaggio ti ha fatto scendere dal treno a 58 anni, strappando infame il tuo biglietto per nuovi orizzonti e traguardi”.

Vialli, Sampdoria: “Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo

La commovente lettera della Sampdoria
Gianluca Vialli post Instagram Sampdoria (screenshot foto Instagram) Notizie.com

Di strada insieme ne abbiamo fatta parecchia, crescendo e cercando, vincendo e sognando. Sei arrivato ragazzino, ti salutiamo uomo. Ti ricorderemo ragazzo e centravanti implacabile. Sei stato il nostro eroe. Forte e bellissimo, con quel 9 stampato sulla schiena e il tricolore cucito sul cuore. Condottiero della Sampdoria più forte, in coppia là davanti con il tuo gemello Bobby Gol. In tre parole: uno di noi.

Una percezione rimasta tale dopo aver salutato in lacrime Genova e la Sud. Gianluca Vialli era sampdoriano e i sampdoriani erano con Gianluca Vialli. Con te, nella vittoria e nella sconfitta, nella salute e nella malattia. A Berna come a Göteborg, a Marassi il 19 maggio 1991 come a Wembley un anno e un giorno più tardi. O come ancora a Wembley ma nel luglio 2021: c’eravamo tutti in quell’abbraccio al Mancio, in quel pianto a dirotto che non dimenticheremo mai.

Non dimenticheremo i tuoi 141 goals, le tue rovesciate, le tue maglie in cashmire, il tuo orecchino, i tuoi capelli biondo platino, il tuo bomber degli Ultras. Ci hai dato tanto, ti abbiamo dato tanto: sì, è stato amore, reciproco, infinito. Un amore che non morirà, oggi, con te. Continueremo ad amarti e adorarti perché tu sei meglio di Pelé. E perché, nonostante tutto, la nostra bella stagione è destinata a non finire mai. Continuerà a brillare in quel cielo cerchiato di blu su cui tu, Luca, hai firmato per sempre. «Per chi?». «Per noi!».”

Impostazioni privacy