Pelé e la guerra tra Adidas e Puma: l’incredibile caso di Messico ’70

Durane il quarto di finale del Mondiale messicano, scoppiò un nuovo casus belli tra le aziende dei fratelli Rudolf e Adi Dassler: al centro Pelé.

Prima di lui il calcio era solo uno sport, lui l’ha reso arte”, ha detto Neymar di Pelé. Certo è che O Rei, quando era all’apice della sua popolarità, era capace di spostare le masse ed era un vero e proprio fenomeno di costume. Tutti volevano essere come Pelé, tutti i ragazzini che giocavano per strada, sognavano di essere un giorno come il numero 10 del Brasile e del Santos. Non solo. Tutti volevano vestire Pelé, o quantomeno volevano mettergli ai piedi gli scarpini del proprio brand sportivo. E proprio Pelé fu la causa di un nuovo capitolo della nota guerra tra Adidas e Puma le aziende tedesche fondate dai fratelli (coltelli) Adi e Rudolf Dassler.

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Pelé, la leggenda – Notizie.com

Pelé al centro della guerra tra Adidas e Puma

In occasione del Mondiale di Messico ’70 Pelé era al massimo della popolarità: Adidas e Puma se lo contendevano a suon di offerte, ma alla fine – per evitare un gioco al massacro – le due aziende decisero di sancire il “Pelé pact”: nessuna delle due doveva mettere sotto contratto O Rei. Ma Rudi Dassler – fondatore della Puma – decise di trasgredire il patto appena sancito e tramare alle spalle del fratello. Contattò in segreto Pelé e gli fece un’offerta clamorosa, impossibile da rifiutare: 120 mila dollari per indossare scarpe Puma durante il match contro il Perù valido per i quarti di finale. Una cifra spaventosa per l’epoca. Non solo.

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Pelé è scomparso ieri all’età di 82 anni. Paulo Sergio lo ha ricordato ai microfoni di Notizie.com (Ansa Foto)

Pelé – secondo gli accordi – dovrà anche chiedere all’arbitro di ritardare di qualche secondo il fischio d’inizio, per chinarsi e allacciarsi le scarpe. Perché? Semplice. Rudolf Dassler ha assoldato anche un cameraman che stringerà l’inquadratura su Pelé e sullo scarpino Puma. La mossa è un successo commerciale, le vendite della Puma schizzano alle stelle e Adidas rimarrà a masticare amaro per lo sgarbo subito. I fratelli Dassler morirono rispettivamente nel ’74 (Rudolf) e nel ’78 (Adolf). Senza mai riappacificarsi. 

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