Il Covid ritorna a fare paura: ecco la linea scelta dal governo Meloni

Il Covid all’improvviso è ritornato a fare paura e l’Italia non vuole farsi trovare impreparata. Ecco le mosse del premier Meloni.

A sorpresa il Covid è ritornato a fare paura anche in Europa. In Cina nelle ultime settimane si sta registrando un aumento importante dei casi dovuti all’esplosione di una nuova variante che sembra essere molto più contagiosa delle precedenti.

Meloni Covid
Meloni ha deciso di non adottare la strategia dell’allarmismo sul Covid – Notizie.com – © Ansa

Come riportato dall’Ansa, la notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno a Palazzo Chigi e il premier Meloni è stata costretta ad affrontare con una certa emergenza questo tema. Per il momento la linea che l’esecutivo ha scelto è quella di precauzione e non allarmismo. Quindi via libera all’obbligo dei tamponi per tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina e ribadita la necessità di procedere passo passo per non rischiare di creare nuovi danni all’economia.

L’Italia, a differenza di quanto successo in precedenza, in questo caso ha giocato d’anticipo rispetto al resto d’Europa. La speranza è quella di riuscire a limitare al minimo i danni, ma tutte le strade sono possibili.

Il ministro Schillaci: “Siamo molto tranquilli”

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Il ministro Schillaci ha giocato d’anticipo sul resto d’Europa – Notizie.com – © Ansa

Al termine del Cdm il ministro Schillaci ha ribadito di essere “molto tranquillo perché in questo momento non c’è nessun tipo di preoccupazione. Ma se ci dovesse un problema, interverremo tempestivamente“.

Sicuramente la macchina si è messa in moto ormai da giorni e questo potrebbe portare l’Italia a limitare i danni. I governatori già da giorni si erano attivati per effettuare tamponi (non obbligatori) a tutti i viaggiatori provenienti dalla Cina (a Malpensa uno su due è risultato positivo ndr). Ora la mossa da parte di Roma per cercare di continuare la situazione sotto controllo e non dover ricadere in un incubo durato per due anni.

I prossimi giorni in questo senso saranno fondamentali. Per il momento, nonostante le proteste delle opposizioni e la richiesta di una informativa urgente al Senato, il Governo non ha in programma altre misure. La strategia è quella di seguire passo passo quanto sta succedendo in Cina e non creare allarmismi inutili.

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