Cecchini (Italia Celere): “La Polizia penitenziaria è stata depotenziata”

Il portavoce del sindacato della Polizia:Il regime carcerario è sempre più attenuato verso chi delinque e sempre più rigido verso chi è deputato alla sicurezza”

L’evasione che ha coinvolto sette detenuti di un carcere minorile a Milano, poi le esplosioni di quattro bombe molotov davanti al carcere di Rebibbia a Roma. Tempi duri per i responsabili della Polizia Penitenziaria, costretti (tra mille difficoltà e con i classici e mai risolti problemi legati alle poche forze a disposizione) a combattere le difficoltà interne ed esterne.

Andrea Cecchini di Italia Celere, sui problemi della Polizia Penitenziaria –

“Negli ultimi anni non si è curata la Sicurezza ma l’impunità al punto che quando si devono far rispettare le regole bisogna chiedere il permesso a chi fa dell’ingiustizia la propria ragione di vita”, dichiara in esclusiva a Notizie.com Andrea Cecchini, portavoce di Italia Celere (il sindacato di Polizia). “L’evasione dal carcere di ieri di 7 giovani fa comprendere perfettamente la misura della deriva sociale, come ormai avviene in tutti gli ambiti del nostro Paese. Il regime carcerario è sempre più attenuato verso chi delinque e sempre più rigido verso chi è deputato alla sicurezza, ovvero i poliziotti della penitenziaria che negli ultimi anni è stata depotenziata ed ha subito una speculazione politica e strumentale al punto che ogni detenuto sa di avere la libertà di pensare e fare quel che vuole sapendo che basta creare un pregiudizio verso un Poliziotto che si tramuta in condanna”.

Come risolvere questa situazione? Quali interventi si rendono necessari? “Urgono provvedimenti seri e determinati – continua Cecchini impensabile che lo Stato si debba nascondere per paura di urtare la sensibilità di chi vive contro le regole. E poi bisogna correre ai ripari cercando di ripristinare lo status quo, con tutti i rischi che ne comportano per la socialità in primis e poi per gli operatori stessi, puntualmente nell’occhio del ciclone”.

“Loro sono gli eroi”

La sede
Uno dei tanti carceri minorili in Italia (Ansa)

“Se non lo si vuole fare per la tutela dei poliziotti, si intervenga per il bene comune, per la convivenza civile. Passa il messaggio per cui l’impunità sia più importante della libertà. A nome della nostra Organizzazione Sindacale Italia Celere esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti dei colleghi della penitenziaria feriti dai rivoltosi all’interno del carcere di Milano. Loro sono gli eroi, non i ribelli”, conclude Cecchini.

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