Insegno si difende: “Però quando ho presentato il libro di Veltroni…”

Pino Insegno si difende dalle numerose critiche sta continuando a ricevere dopo aver introdotto il comizio della Meloni di due giorni fa

Pino Insegno criticato dahli haters
Pino Insegno (Ansa Foto)

Colpevole per aver introdotto il comizio di Giorgia Meloni che ha chiuso la sua campagna elettorale a Piazza del Popolo, a Roma. Anche se il suo apprezzamento per il partito ‘Fratelli d’Italia’ ha scatenato un bel po’ di polemiche social. In parte ci può anche stare visto che, oramai, sul web non è assolutamente una novità. Però quando si va ad insultare una persona e addirittura minacciarla perché non la pensa come te allora qui bisogna fermarsi un attimino ed iniziare a ragionare perché non si può decisamente andare avanti. Questa volta è accaduto a Pino Insegno, bersagliato di critiche da parte degli utenti sotto i suoi profili ufficiali social. Gliene stanno dicendo di tutti i colori, ma a lui questo poco interessa.

L’attore e doppiatore ha rilasciato varia intervisti ad altrettanti giornali nelle ultime ore ed ha ribadito sempre lo stesso pensiero: ovvero quello che non gliene frega assolutamente niente delle numerose contestazioni che sta continuando a ricevere per la “colpa” di aver introdotto il comizio della leader del partito.  Ha affermato anche che vive rispettando il pensiero degli altri e che non ha mai avuto problemi nell’esporre le sue preferenze politiche. “Perché dobbiamo essere tutti uguali?“. Questo è quello che in realtà si domanda lui ma tutto il resto delle persone.

Insegno si difende: “Non esiste meritocrazia in tv

Pino Insegno criticato dagli haters
Pino Insegno (Ansa Foto)

Io sono commendatore della Repubblica, carica che mi è stata data da Giorgio Napolitano. Faccio tanto per gli altri e lo farò ancora“. “Mi mancano degli anni, all’improvviso ho smesso di fare tv. Il teatro ed il doppiaggio sono meritocratici, ma la televisione no“. Critiche che non sono passate inosservate ai suoi colleghi che gli stanno mandando messaggi di stima per tutto quello che sta passando adesso.

Poi ha rivelato un aneddoto: “Quando ho presentato il libro di Walter Veltroni nessuno mi ha dato del fascista” ha rivelato alla ‘Verità‘ – “Il problema reale è l’Europa. Non ci sono più i Craxi, Berlinguer e Moro di una volta“. Ed infine il rapporto con la Meloni: “La conosco da oltre venti anni, quando stava iniziando a muovere i primi passi. L’ho aiutata con l’impostazione della voce, da quel momento siamo diventati amici”.

 

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