Pos, come è andato questo primo mese? I risultati ufficiali

Pagamenti con il Pos, come è andato questo primo mese che è terminato da pochi giorni? I primi risultati ufficiali che arrivano direttamente dalla Capitale

E’ appena trascorso un mese da quando è arrivato l’annuncio dell’obbligatorietà, per quanto riguarda i pagamenti con il Pos. La gente preferisce pagare ancora in contanti oppure con l’utilizzo della carta di credito? Nel frattempo arrivano i primi dati ufficiali direttamente dalla Capitale.

Come è andato questo primo mese con i pagamenti Pos?
Pos, come è andato questo primo mese? (Ansa Foto)

I dati parlano fin troppo chiaro: i romani preferiscono pagare più con il bancomat o con la carta di credito, anche solamente per piccoli importi. Tanto è vero che il tutto è aumentato del 20,4%. per le persone che hanno utilizzato il Pos per acquisti fino a 5 euro. Non solo: il 28% anche per coloro che hanno effettuato compere da 5 fino ad arrivare a 30 euro. Coloro che usano i pagamenti in contanti per i piccoli importi è del 70,5%: 61,6%, invece, per gli acquisti fino a 30 euro.

Dopo un mese dall’entrate in vigore di questa legge, la Confcommercio è andata a fare i primi calcoli di luglio per cercare di capire l’andamento. Gli stessi commercianti, pur di non andare incontro a delle pesanti sanzioni, non si sono assolutamente tirati indietro. Nell’ultimo report (dove sono stati intervistati 160 imprenditori) è stato reso noto che per gli importi fino a 5 euro ad utilizzare il nuovo metodo sono stati ben il 93,7% dei clienti. Un numero che sale fino al 95,1% con acquisti che vanno dai 5 ai 30 euro.

Pagamenti Pos, come è andato questo mese?

Come è andato questo primo mese con i pagamenti Pos?
Pos, come è andato questo primo mese? (Ansa Foto)

Un cambiamento voluto fortemente dal Governo. Sempre la stessa ricerca ha evidenziato come questa nuova forma non ha impattato assolutamente sui margini delle aziende. Neanche in maniera pesante come lo si era pensato. A ribadirlo ci ha pensato direttamente il direttore della Confcommercio, Romolo Guasco: “Il 65% delle imprese ha avuto degli aggravi, anche se non enormi. Il 63% ha dichiarato poco mentre il 3,9% abbastanza. 

I margini di impresa si sono ridotti per tanti motivi, compresi i maggiori costi energetici, anche questo “extra” può pesare sui conti, anche se non in maniera del tutto drammatica. Un aspetto che bisogna valutare attentamente“.

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