Caldo infernale, allarme siccità: la colpa è del riscaldamento globale

L’effetto serra ci sta proiettando verso un vero e proprio disastro, con temperature così alte che non si vedevano da molti anni

E’ davvero il caso di dirlo, l’ondata di caldo infernale che da giorni sta interessando l’Italia e tutta l’Europa occidentale ci sta togliendo il respiro! Temperature con valori che sono superiori alla media stagionale, afa, siccità e colonnine di mercurio che hanno raggiunto livelli record con punte oltre i 45 gradi-47 gradi.

Un’ondata di calore anomala non molla le nostre regioni – Ansa foto

Tutta colpa di un’alta pressione arrivata dal Maghreb attraverso la penisola iberica che sta impedendo alle correnti atlantiche di entrare e raffreddare un po’ l’aria irrespirabile. Una condizione peggiorata anche dall’inquinamento e dai cambiamenti climatici, che come conseguenza immediata ha temperature torride inusuali per le nostri latitudini, e poi l’emergenza idrica che ne consegue potrebbe persistere anche a più lungo termine.

Un problema dell’Europa e non solo

L’ondata di calore provocata dall’anticiclone Caronte, sta portando enormi disagi e problemi in tutta Europa, in Francia, ad esempio, le autorità hanno dichiarato lo stato di allerta in 37 dipartimenti, tra cui quello di Parigi, per evitare che si ripeta quello che era accaduto nel 2003 con la storica ondata che fece oltre 15mila vittime. Non va meglio neppure in Spagna, a causa del grande caldo sono già scoppiati diversi incendi boschivi. Nella Sierra de la Culebra, al confine con il Portogallo, le fiamme hanno distrutto un’area boschiva di 9mila ettari. Un clima estivo anomalo che anche dal Belgio al Regno Unito sta facendo sudare milioni di persone. In Italia il caldo sta martellando tutta la penisola con temperature record incredibili. I nostri grandi fiumi, come il Po, sono a secco, terreni agricoli oramai sono degradati. Per far fronte a quest’emergenza molte regioni del Nord Italia stanno già limitando l’uso dell’acqua, una misura presa per salvare i raccolti e la produzione alimentare.

 Il riscaldamento globale

Grazie al più vasto e approfondito studio condotto sulla variabilità climatica della Terra, che abbraccia un periodo lungo più di 60 milioni di anni, è stato dimostrato che l’impatto delle emissioni di carbonio legate alle attività umane è sensibilmente superiore a quello delle fluttuazioni climatiche naturali periodiche. Questa situazione, creata dall’uomo stesso con il cosiddetto progresso, e che continuiamo a peggiorare anno dopo anno, sta portando la Terra a trasformarsi in un mondo infuocato, che rischia di raggiungere temperature talmente elevate che non si riscontravano da ben 50 milioni di anni.

Mettiamolo subito in chiaro, l’anticiclone Caronte non ha alcuna intenzione, almeno per il momento, di abdicare e di abbandonare l’area del Mediterraneo, tuttavia qualche timida insidia potrebbe quanto meno disturbarlo per lasciare finalmente posto alle classiche temperature estive.

 

Impostazioni privacy