Mancano i lavoratori? Pagateli di più: la risposta ad Al Bano e Briatore

In un articolo di Shady Hamadi sul Fatto Quotidiano, si consiglia ad Al Bano e Briatore di pagare di più i lavoratori, anziché lamentarsi.

Al Bano
ANSA/ETTORE FERRARI

Gli sfoghi di alcuni imprenditori italiani, legati alla mancanza di personale disposto a lavorare nelle proprie aziende, hanno fatto discutere molto. Volti noti dell’imprenditoria, del mondo dello spettacolo e della musica, come Flavio Briatore, Alessandro Borghese e Al Bano, hanno criticato la mancanza di zelo dei giovani, nonché il reddito di cittadinanza, additando questi fattori come cause scatenanti della mancanza di manodopera per le proprie aziende. In un editoriale pubblicato sul Fatto Quotidiano, Shady Hamadi sostiene che la soluzione al problema è più semplice di quanto si pensi: anziché lamentarsi di fattori esterni, gli imprenditori che non trovano personale dovrebbero semplicemente pagare di più i propri dipendenti.

Il problema delle lamentele dei vip

Stando ad Hamadi, il problema delle lamentele di Al Bano, Borghese e Briatore è il seguente: “Non siamo a conoscenza dei contratti che offrono”. Da ciò, è lecito sospettare che, in un mercato del lavoro con stipendi sempre più bassi, specialmente per i giovani, con un costo della vita che continua ad alzarsi, il motivo per cui nessuno voglia lavorare per i suddetti vip è la mancanza di stipendi adeguati alle mansioni che i dipendenti dovrebbero svolgere.

Briatore
ANSA/DANIEL DAL ZENNARO

La situazione salariale italiana

Ma il problema degli stipendi bassi non è legato solamente ad alcuni casi isolati di vip che si lamentano di non trovare personale: in Italia, come denuncia un articolo di Jennifer Guerra pubblicato su The Vision, gli stipendi dei giovani italiani sono gli unici nell’Unione europea a essere inferiori rispetto a 30 anni fa. E la classe politica non sembra essere intenzionata a cambiare le cose: misure come il reddito di cittadinanza, per quanto possano dare una mano ai disoccupati, non creano un vero e proprio incentivo che spinga coloro che lo percepiscono a trovare lavoro. Al contrario, i soldi spesi dal Governo italiano per finanziare il reddito di cittadinanza potrebbero essere impiegati per creare degli incentivi volti a spingere le aziende a incrementare le assunzioni di giovani, offrendo ai propri dipendenti under 30 salari maggiori, più in linea con gli altri stati membri dell’Unione.

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