Ossessione per le pulizie casalinghe? Può diventare un malattia: i motivi

La pulizia in casa è fondamentale, ma quando diventa un’ossessione può tramutarsi in malattia: ecco perché

Lavare, stirare, stendere i panni, rassettare in ogni modo: queste le azioni quotidiane che si svolgono in ogni casa. Che sia appena svegli, al rientro dal lavoro o a fine giornata, è necessario fare in modo che l’abitazione sia sempre in ordine, sia per un fattore di igiene sia anche per la sensazione di ‘soddisfazione’ che dà una casa sistemata.

Ossessione pulizie in casa

C’è chi vive il momento delle pulizie come una seccatura e chi invece invece è veramente fissato: basta un capello sul pavimento, un cuscino fuori posto, una briciola a terra o un paio di scarpe lasciate lungo la via che subito arriva l’ansia del disordine. Ad ogni modo quindi è bene scindere la pulizia, dall’ossessione.

Pulizie in casa, ecco quando l’ossessione diventa malattia

In termini scientifici la paura e l’orrore per tutto ciò che è sporco si chiama rupofobia. Chi ne è affetto si lava spesso le mani ed è perennemente alla ricerca della pulizia. Sono colpiti da questo problema, sottolinea TGCom24, le persone particolarmente ansiose e chi si sforza di mantenere tutto sotto il proprio controllo.

Ossessione pulizie in casa

Anche senza arrivare ai limiti del disturbo ossessivo-compulsivo, è bene porsi delle domande se si fanno azioni ‘inutili’: come ad esempio pulire di nuovo un pavimento già lavato solo perché un membro della casa ha attraversato quel determinato tragitto dell’abitazione, oppure se si piegano nuovamente dei panni già sistemati. Avere chiaramente tutto in ordine è fondamentale, ma occhio a non trasformare tutto questo in una vera e propria ossessione che potrebbe perfino portare a non dormire la notte al solo pensiero di avere ancora delle faccende casalinghe da sbrigare.

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