“Più ti sacrifichi, più sei fortunato”, Domenico Auriemma ci svela il segreto del suo successo

Ilaria Solazzo lo ha intervistato per Notizie.com, al fine di farci scoprire l’uomo oltre l’imprenditore stellare

Domenico Auriemma, ottico partenopeo, titolare del brand “D-Style“, imprenditore internazionale, vincitore del prestigioso Certiluxe Fashion Award, creatore del marchio che dall’Italia ha spopolato in tutto il mondo. Domenico è lo stilista di occhiali super luxury per star come: Lady Gaga, Rihanna, Pamela Anderson, Paris Hilton, Brad Pitt, Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Patt… e tantissimi altri.

Ciao Domenico e benvenuto su “Notizie.com”. Una primissima domanda: Sapere che tante STAR scelgono di indossare i tuoi occhiali come ti fa sentire?
Speciale. Non ci si abitua mai a quell’emozione… credimi!“.

Domenico Auriemma, ottico partenopeo
Domenico Auriemma

Cosa andava di moda ieri, cosa va di moda oggi?
Per capire un’epoca basta soffermarsi sulle tendenze. L’evoluzione della moda è in costante fermento. La moda, oggi, non è uguale a quella di ieri. Ad ogni modo il fashion si trasforma anno dopo anno, per creare l’esigenza di nuovi consumi… è pur vero che, a volte, in molte sfilate, vengono riproposte le tendenze già in auge in un lontano passato. La moda è influenzata dalla società, dagli avvenimenti che determinano non soltanto il modo di vivere, ma anche quello di vestirsi, il make-up, l’hair styling“.

Nel 2022, a tuo avviso, c’è un mix di tendenze nell’evoluzione della moda?
La libertà di pensiero dei nostri anni si rispecchia nei molteplici stili che ognuno di noi ha. Un giorno metti la tuta, il giorno dopo sei elegante. Di mattina bomber e sneakers, di sera abito chic e décolleté. Ognuno si veste come vuole, il piacere è proprio questo. Una libertà che sembra proseguire anche oggi… Il bello di non avere regole, la moda è anche questo“.

Una icona anni ’80 che ti piace ancora oggi?
Lorella Cuccarini, una donna unica per bellezza e sensibilità. Spero che anche lei venga presto a trovarmi…“.

Che valore dai alla famiglia?
Dare una definizione di famiglia non è semplice, non si può ridurre a un modello valido per tutti. La famiglia è un legame. Può essere messo alla prova dal tempo e dalla distanza, da incomprensioni e delusioni. Può essere un legame di sangue oppure volontario, può perfino essere del tutto casuale. È una realtà che si forma in base alle proprie esperienze. È un concetto personale e unico. La definizione è dentro ognuno di noi“.

Domenico Auriemma, ottico partenopeo
Domenico Auriemma

Tu sei una persona romantica?
Per niente (ride). Scherzo! La verità è che lo sono poco, ma quando lo sono, lo sono in maniera cinematografica. Non perdo il momento per celebrare col romanticismo ricorrenze speciali”.

Depressione: La paura nella società attuale si è accentuata. Tu cosa ti senti di dirci?
La paura é un’emozione umana, perfettamente naturale da una parte, ma causa di svariati problemi dall’altra. È anche l’emozione più potente, insieme all’amore e alla gelosia. La paura ci può privare di tante cose come, ad esempio, quella di accettare un lavoro, un appuntamento o un invito ad un evento di gruppo, solo per la paura di non piacere o di non essere abbastanza divertenti o di non essere abbastanza bravi. Dall’altra parte è anche necessaria, come nel sistema “Attacco o fuga“, che é una reazione fisiologica istintiva del corpo umano che ti porta ad attaccare o scappare in caso pericolo imminente. Applicato al comportamento umano, non importa quale sia il problema, la situazione o l’evento che ci scuote, la gravità o il contesto, quel sistema si attiva scegliendo di reagire (attacco) o di scappare (fuga). La paura é una di quelle emozioni che agisce anche a livello fisiologico causando, ad esempio, problematiche vascolari perché aumenta la pressione sanguigna e l’indice di cortisolo, quindi dello stress. Dovremmo tutti cercare di essere più sereni per affrontare con maggiore stabilità ciò che accade senza preavviso nella nostra quotidianità“.

Hai ragione. La paura infatti é uno stress costante che portiamo addosso ogni giorno durante la nostra vita, per un motivo o per l’altro, a causa di una persona o di una problema, di una situazione o per pura irrazionalità (ad esempio le fobie).
Ad oggi la società non aiuta da questo punto di vista. Il bullismo, l’isolamento, la bassa autostima, l’obesità, le discriminazioni di genere, la violenza sulle donne.. Sono alcune delle gravi problematiche presenti nella moderna quotidianità. L’effetto principale di queste problematiche? Paura di essere picchiati o maltrattati; paura di vivere, intesa come paura di mettersi in gioco; paura di parlare davanti agli altri, di sbagliare, di non essere all’altezza; paura di non piacere per l’aspetto fisico; paura di manifestare il proprio orientamento sessuale; paura di essere criticati per le proprie scelte di vita o di abbigliamento, di hobby e di passioni; paura del giudizio e del pregiudizio“.

Sette cose che ami dell’estate…
1) La luce che si protrae fino alla notte. Sebbene io sia un animale notturno, bramo la luce. Quando incominciano ad accorciarsi le giornate, mi sale l’angoscia; 2) L’odore d’estate. Il profumo della pelle abbronzata. Sa di sale e mare; 3) I dolci: il gelato è quello che preferisco. Se lo preparo io, poi… ha un gusto particolare; 4) I vestiti leggeri che ci consentono di essere freschi e liberi; 5) Viaggiare senza l’angoscia del mal tempo costante; 6) Mangiare all’aperto in posti sempre differenti; 7) Passeggiare dopo cena sotto la luna con la famiglia“.

Cosa non ami dell’estate?
L’afa. Soffro di pressione bassa, il caldo umido mi stende; Le code, ovunque esse siano, dall’autostrada alle feste di paese. Se ci sono obbligato ok, ma trascorrere il tempo libero e vacanziero in coda, grazie, no; La sabbia dentro le scarpe. Io al mare poi ci vado anche, eh. Per amore dei miei figli, più che altro. Ma quella sabbia che si infila ovunque proprio non la reggo; La calca di persone; La sensazione che, presto o tardi, inesorabilmente l’estate finirà. Con tutte le sue (e le mie) contraddizioni“.

Cosa pensi della guerra in Ucraina?
Sinceramente, credo che la guerra sia il modo più malato per risolvere una problematica. Guerra, secondo il mio parere, significa unicamente distruzione, ignoranza e incapacità di comunicare da persone civili. Oggi come oggi, questo termine dovrebbe solo essere ricordato. Momentaneamente, essendo impotenti, possiamo e dobbiamo solo dimostrare ai cittadini e alle cittadine ucraini, di essere al loro fianco anche e soprattutto nelle situazioni più difficili, facendo sì che non siano i soli a dover fronteggiare questa atrocità“.

Se fossi Dio per un giorno, cose faresti per rendere il mondo un posto migliore?
1) Abolirei le patologie ed ogni forma di sofferenza; 2) Annullerei ogni istinto malvagio e crudele in ogni vivente; 3) Eliminerei tutte le armi da fuoco/ordigni rendendo impossibile una nuova loro costruzione“.

Cosa non ti saresti mai aspettato dalla vita?
Certi voltafaccia, certe cattiverie, certi torti. Persone insospettabili che improvvisamente mutano in mostri diabolici. Mi meraviglia sempre la perfidia. Non sono mai pronto ad affrontarla, mi coglie puntualmente impreparato. Confido nella bontà della gente e per questa mia ingenuità mi rimprovero aspramente. Ma ci ricasco ogni volta. Ancora ed ancora ed ancora“.

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