Belpietro e Sasso: “Liberiamo gli alunni dalle mascherine”

Il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro, e il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso, lanciano un appello a Roberto Speranza.

Belpietro
ANSA/ANGELO CARCONI

Il tema delle misure di sicurezza per prevenire e limitare i contagi da Covid-19 è stato estremamente dibattuto, per tutta la durata della pandemia. La misura più discussa è stata sicuramente quella delle mascherine: piccoli dispositivi di protezione, solitamente usati in ambito medico, utili ad evitare che un soggetto positivo possa trasmettere il virus ad altri individui. Ebbene, oramai la pandemia è in fase remissiva, e la mascherina è stata resa facoltativa in molti luoghi, come negli aeroporti e in svariate attività al chiuso.

Eppure, la mascherina resta una misura obbligatoria quando si usufruisce del trasporto pubblico locale e a lunga percorrenza, in cinema, teatri e sale da concerto, nonché nell’ambito di eventi e competizioni sportive che si svolgono al chiuso. Ma soprattutto, le mascherine restano obbligatorie nelle scuole. Questo è uno dei punti focali del dibattito attuale, al quale hanno partecipato anche il direttore de La Verità, Maurizio Belpietro, e il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso. Scopriamo cosa ne pensano.

Le parole di Belpietro

In un editoriale pubblicato su La Verità, Maurizio Belpietro denuncia l’incoerenza legata alle attuali misure di contenimento dei contagi da Covid-19. Innanzitutto, Belpietro fa notare come in Europa le misure siano ormai decisamente più blande rispetto alle restrizioni vigenti nel nostro Paese. Da ciò, l’invettiva del direttore de La Verità è nei confronti del ministro della Salute, Roberto Speranza. Belpietro giudica una “follia” il fatto che sia necessario indossare la mascherina in cinema, teatri, locali con musica dal vivo, sale da concerto e palazzetti dello sport.

Il paradosso, stando a quanto detto da Belpietro, risiede nel fatto che in discoteca la mascherina non sia obbligatoria, mentre nei teatri sì. “Non so chi abbia deciso di porre questi limiti, ma se lo scoprissi sarei curioso di chiedergli che cos’abbia di più pericoloso un teatro di una discoteca”. Ma la parte più grave delle restrizioni ancora in vigore, per Belpietro, è quella legata all’obbligo di mascherina a scuola. “Non importa poi che quegli stessi ragazzi, una volta finita la lezione, si ritrovino la sera ammassati in locali alla moda per prendere un aperitivo o si diano appuntamento in discoteca dove non è richiesto alcun dispositivo di sicurezza”. La soluzione, secondo il direttore de La Verità? “Sbarazzarsi di Speranza e compagni”.

Sasso
MAURIZIO BRAMBATTI/ANSA

L’intervista a Sasso

Intervistato da Giuliano Guzzo per La Verità, il sottosegretario della Lega all’Istruzione, Rossano Sasso, ha commentato la situazione legata alle misure di contenimento della pandemia. Nel dettaglio, Sasso ha parlato dell’obbligatorietà della mascherina nelle scuole italiane. Per il sottosegretario all’Istruzione, l’obbligo di mascherina a scuola “non corrisponde più alla realtà, già da tempo”. La situazione “paradossale” che si sta vivendo è legata al fatto che gli alunni, obbligati a tenere la mascherina nel plesso scolastico, una volta usciti da scuola, non la indossano “negli spogliatoi dei centri sportivi che frequentano”.

Un altro problema derivante dalla situazione attuale è la possibilità di “generare patologie, stress e quanto meno difficoltà respiratorie” in quanto indossare le mascherine a scuola con temperature elevate può causare serie conseguenze, stando alle parole di Sasso. Il vero problema, per il sottosegretario, è legato alla mancanza di “una linea politica nazionale”, che possa gestire la pandemia con efficienza e coesione di intenti. La risposta al problema? Stando a Sasso, bisogna “approfittare della pausa estiva per lavorare in questo senso”.

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