Come si stanno muovendo le Chiese per chiedere la pace in Ucraina?

Le Chiese stanno oggi lavorando con intensità per chiedere la pace in Ucraina e il cessate il fuoco. Ma tutti gli occhi sono puntati sui due principali leader, Francesco e Kirill. 

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Il presidente russo Vladimir Putin e il Patriarca di Mosca Kirill (Ansa)

Nei giorni scorsi il Patriarca di Mosca Kirill aveva fatto finalmente sentire la sua voce, lanciando un messaggio di pace che tuttavia ad alcuni è sembrato di fatto giustificare l’invasione russa dell’ucraina se non altro dal punto di vista storico e culturale.

Il Patriarca russo parlava di “profondo e sentito dolore” e spiegava di sentirsi “profondamente solidale con tutti coloro che sono stati toccati dalla sventura”, invitando “tutte le parti in conflitto a fare tutto il possibile per evitare vittime civili” e “l’intera Chiesa ortodossa russa a sollevare una preghiera profonda e fervente per il rapido ripristino della pace”. Ma ricordando allo stesso tempo che “i popoli russo e ucraino hanno una storia comune secolare che risale al battesimo della Russia da parte del santo principe Vladimir”.

Gli accordi di Cuba e la speranza di un nuovo incontro

Era passata giustamente alle cronache l’accordo con l’ambasciata russa per un nuovo incontro con Papa Francesco, sulla scia di quello avuto a Mosca nel 2016, ma la notizia della visita in prima persona di Bergoglio all’ambasciata in Via della Conciliazione non sembra avere al momento calmato le acque, anzi.

Da tempo il Papa cerca di stare nel mezzo tra la Chiesa di Mosca e il Patriarcato di Costantinopoli sulla questione della Chiesa ucraina, ma questo lavorare “di cucito, e non di taglio”, come postava sui social il gesuita direttore della Civiltà Cattolica Antonio Spadaro, oggi è più rumoroso che mai di fronte all’urgenza della guerra e della sofferenza.

Francesco ha parlato per telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e con l’arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica Sviatoslav Shevchuk. Per il mercoledì delle ceneri ha indetto una giornata di preghiera e di digiuno “per la pace in Ucraina e nel mondo intero”, e insieme al segretario di Stato cardinale Pietro Parolin ha più volte chiesto il cessate il fuoco e il gettare a terra le armi. Che però da parte occidentale suona a molti come una resa all’invasore russo.

Nel mentre però la Santa Sede si è rivolta anche all’Onu, con la richiesta di uno stop alle ostilità in Ucraina e un’apertura dei corridoi umanitari pronunciata dal rappresentante vaticano alle Nazioni Unite, Monsignor Caccia.

I cattolici sperano con trepidazione in un gesto forte, con un’appello come quelli di Benedetto XV contro l’inutile guerra, magari con un’azione risolutiva come accadde per Giovanni Paolo II o per Giovanni XXIII con la crisi dei missili di Cuba. Al momento, il lavoro sotterraneo di Bergoglio fa però tornare in mente agli storici quello, silente, di Pio XII nei confronti del nazismo, la cui opera di accoglienza degli ebrei è stata fondamentale ma altrettanto sommersa per anni, e di cui solamente ora, con l’apertura degli archivi, si comincia ad averne maggiore contezza.

Nel 2014 Francesco, ai tempi dell’invasione della Crimea, si limitò a segnalare di una “violenza fratricida” che non aveva però nomi e cognomi, mentre la lettera di pace che emerse dallo storico incontro a Cuba con Kirill nel 2016 oggi sempre più una lettera di buoni auspici.

La Chiesa orientale si mobilita per la pace

Dall’altro lato, Putin ha sempre professato pubblicamente la sua fede, come il patriarca di Mosca ha sempre offerto il proprio sostegno al Cremlino, tanto da provocare una ferita lacerante al cuore della stessa Chiesa ortodossa.

La conferenza episcopale polacca si è rivolta a Kirill per invocare la fine della guerra in Ucraina. “Ti prego, Fratello, di fare appello a Vladimir Putin, affinché termini l’insensata lotta col popolo ucraino, nella quale stanno morendo persone innocenti, e la sofferenza non riguarda solo i militari, ma anche le persone civili, soprattutto donne e bambini”, sono le strazianti parole del presidente della Conferenza Episcopale Polacca Stanisław Gądecki, in una lettera rivolta a Kirill.

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La Conferenza episcopale ucraina invece si è rivolta a Papa Francesco per chiedere la Consacrazione dell’Ucraina e della Russia al Cuore Immacolato di Maria. Un gesto simbolico che risulterebbe estremamente potente che porterebbe fino al cuore della famosa profezia di Fatima, in cui la Vergine apparsa ai tre pastorelli a inizio Novecento avrebbe chiesto proprio di consacrare il Paese russo al fine di evitare un dramma che altrimenti sarebbe stato, nel suo messaggio profetico, devastante.

Nella storia gli atteggiamenti dei Papi e della Chiesa in generale hanno tuttavia portato a risposte ondivaghe su questo argomento, e molti fedeli devoti a Fatima aspettano ora con trepidazione la risposta della Santa Sede all’appello apparso sul sito ufficiale dei vescovi ucraini.

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Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill (Ansa)

La richiesta sembra però l’ultimo e definitivo grido in mezzo ai tanti appelli, alla pace ma anche alla resistenza, del mondo orientale e ortodosso, o meglio ucraino. Ogni giorni dai sotterranei della cattedrale cattolica di Kyiv arrivano messaggi ai fedeli da parte dell’arcivescovo Shevchuk a favore degli “eroici” soldati ucraini che non si arrendono all’invasore.

In linea con la benedizione del primate della Chiesa ortodossa d’Ucraina Onufry, metropolita di Kyiv, che il 28 febbraio ha pubblicato un messaggio di solidarietà al popolo ucraino e un appello al patriarca di Mosca Kirill affinché chieda a Putin di “immediatamente fermare un’aggressione che già sta minacciando di trasformarsi in una guerra mondiale”.

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Lo stesso invito lanciato dalla Chiesa ortodossa di Ucraina, indipendente dal patriarcato Mosca, attraverso il metropolita Epifanio. Nelle ultime ore è arrivato anche un appello di 233 sacerdoti e diaconi della Chiesa ortodossa russa, che chiedono la riconciliazione e un immediato cessate il fuoco, di una guerra definita “fratricida”. Su questi, dal patriarcato di Mosca, nessun commento. 

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