Baby Gang in azione, rapine ai passanti: intervengono i carabinieri

Baby Gang in azione nella città italiana dove incutevano timore ai passanti. Non solo: effettuavano anche delle rapine. I carabinieri li individuano e li arrestano

Carabinieri arrestano falso ginecologo
Carabinieri (Ansa Foto)

Ci troviamo a Milano dove nei quartieri di ‘Corvetto‘ e ‘Calvairate‘ adesso si dovrebbe respirare un po’ più di pace. Colpa di una baby gang che ha seminato terrore e panico. I loro giochi, però, sono finiti grazie ai carabinieri che sono riusciti ad arrestare otto di loro. Tutti minorenni. Agivano nella zona Sud-Est della città lombarda. Cosa facevano? Iniziavano prima con delle intimidazioni, poi passavano alle aggressioni e poi con le rapine.

LEGGI ANCHE >>>Le Iene, barista denuncia baby gang in tv: il suo locale va in fiamme dopo poco

Come riportato in precedenza nessuno di loro ha compiuto la maggiore età visto che vanno dai 12 ai 17 anni. Le accuse nei loro confronti sono molto gravi visto che dovranno rispondere di: rapina, tentata rapina e lesioni personali aggravate in concorso in almeno 14 casi di persone che hanno denunciato il tutto.

Milano, fine dei giochi per una baby gang: arrestati 8 minorenni

Milano, fine dei giochi per una baby gang
Baby Gang in azione (Ansa Foto)

Secondo quanto arriva dal capoluogo lombardo e dalle ultime indagini pare che i ragazzini facevano parte di una baby gang del quartiere chiamata ‘Z4‘. Hanno tentato, in molte occasioni, di rapinare (ed in alcune occasioni ci sono anche riusciti) passanti. Il loro piano consisteva nell’avvicinarsi alla vittima e dargli fastidio. Sia nei parchi che nei mezzi pubblici oppure nei pressi delle fermate.

LEGGI ANCHE >>> Arrestati Baby Gang e Neima Ezza, stelle della trap italiana

Gente di tutte le età: sia ragazzini che maggiorenni. Non era importante il loro obiettivo, ma il bottino: in particolar modo sottraevano loro cellulari, portafogli, soldi ed altri oggetti di valore. Non è da escludere che episodi del genere ne siano stati molti di più, probabilmente perché le vittime hanno avuto paura di denunciare quello che hanno subito.

Impostazioni privacy