Ucraina, anche Elon Musk si inserisce nella cyber guerra

In risposta agli appelli lanciati da Kiev, l’imprenditore ha deciso di fare a sua volta una mossa aprendo il suo servizio Internet satellitare. 

musk
(Ansa)

In aiuto a quella che sempre più sta diventando una battaglia di resistenza ucraina, l’imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense ha spiegato su Twitter di avere aperto il suo servizio Internet satellitare a banda larga Starlink. “Il servizio Starlink è ora attivo in Ucraina. Altri terminal sono in arrivo”, ha cinguettato Musk, dando seguito alla richiesta nata dai crescenti problemi di comunicazione via internet registrati nel Paese dopo l’invasione russa.

L’entrata in campo di Elon Musk sul campo ucraino

Starlink gestisce infatti una costellazione di oltre duemila satelliti lanciati in orbita dal fondatore di Tesla che garantiscono l’accesso a Internet a livello globale, e tutto questo in maniera indipendente alle connessioni terrestri, permettendo così di oltrepassare problematiche impreviste, come quelle che stanno avvenendo in Ucraina con lo scoppio della guerra. La rete internet a banda larga di Musk potrebbe essere fondamentale in caso di sospensione del servizio in Ucraina. 

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Già nei giorni scorsi Starlink aveva lanciato altri cinquanta satelliti, e altri sarebbero ancora in via di dispiegamento. “Stiamo creando un esercito IT. Siamo in ricerca di talenti digitali”, era invece l’appello lanciato con un tweet da Mykhailo Fedorov, vice primo ministro dell’Ucraina con delega alla trasformazione digitale.

La battaglia ucraina che si sposta sul piano hacker

Sempre Fedorov nelle ore precedenti aveva chiesto di inviare finanziamenti all’Ucraina in forma di criptovalute, trasformato in un nuovo progetto, un battaglione di hacker che garantisca i servizi essenziali ai cittadini rimasti a Kiev. Oltre che per attaccare le forze nemiche.

Ci saranno compiti per tutti. Continuiamo a combattere sul fronte cyber“, era quanto ribadito, mentre ha mostrato il logo dell’operazione, con i colori della bandiera ucraina. Nel gruppo Telegram ci sono già oltre centomila iscritti, con le istruzioni per altri sottogruppi in cui organizzare le forze.

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Gli obiettivi da attaccare, stilati in una lista, comprendono aziende russe che si occupano di energia e finanza tra cui il colosso Gazprom. Era stato così Fedorov a chiedere a Elon Musk di attivare in Ucraina i servizi di rete fornite da Starlink, così è arrivata la risposta dell’imprenditore, che non si è tirato indietro in questa battaglia che sta coinvolgendo forze sempre più ad ampio spettro.

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