ESCLUSIVA – Pregliasco: “Fine stato di emergenza? Non è tana libera tutti”

Fabrizio Pregliasco ai microfoni di ‘Notizie.com’ ha commentato la scelta del premier Draghi di mettere fine allo stato di emergenza. Ecco le sue parole.

L’Italia si appresta a dire addio allo stato di emergenza per il Covid. Come annunciato dal premier Draghi, il suo governo non prorogherà la misura dopo il 31 marzo. La redazione di Notizie.com ha contattato Fabrizio Pregliasco per commentare insieme a lui la decisione presa dalla maggioranza.

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco in esclusiva ai microfoni di ‘Notizie.com’ © Ansa

La situazione epidemiologica attuale lo permette – ha sottolineato ai nostri microfoni il virologo dell’Università di Milano – di fatto non siamo ancora usciti da questa ondata, ma i dati sono in continuo miglioramento. Gli unici a non scendere sono quelli della mortalità, ma sappiamo che i decessi fanno sempre riferimento al recente passato e spero che andranno a migliorare nel breve“.

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E’ importate dire che la fine dello stato di emergenza non significa tana liberi tutti – ha aggiunto Pregliasco – si tratta di una guerra di trincea che ci ha sfiancato e reso difficile l’adesione a tutte le azioni che il Governo ha messo in piedi“.

Pregliasco: “Possibile una risalita dei casi in inverno”

Fabrizio Pregliasco
Fabrizio Pregliasco sul Covid: “Possibile risalita dei casi in Italia in inverno” © Ansa

Fabrizio Pregliasco ai nostri microfoni si è soffermato anche sulle scelte fatte dall’esecutivo guidato da Mario Draghi: “Credo che l’approccio prudente deciso dal Governo sia migliore rispetto ad altri. L’Inghilterra ha preferito ripartire tutto in un botto, ma il rischio è quello di una recrudescenza. In ogni caso io dico che nel futuro dobbiamo aspettarci, almeno nel breve, una caduta del numero di casi grazie all’estate. Ma, salvo poi la scoperta di varianti, un rialzo nel prossimo inverno“.

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Quindi dovremo convivere con questo virus – ha concluso il virologo – accettare il rischio e, in qualche modo, continuare con una attenzione alla vaccinazione che sarà probabilmente raccomandata solo per i soggetti più fragili e a rischio. E spero che i nuovi farmaci riusciranno a tenere sotto controllo gli effetti della malattia, di cui non ci libereremo molto velocemente“.

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