Cartelle esattoriali, ora c’è più tempo per pagare: le novità nel Milleproroghe

C’è più tempo per pagare le cartelle esattoriali e rinvio dei termini per restituire i prestiti Covid: le novità nel Milleproroghe 

Una buona notizia per i contribuenti arriva dal Decreto Milleproroghe e riguarda i tempi di scadenza di pagamento delle cartelle esattoriali e il rinvio dei termini per restituire i prestiti covid. Le novità si trovano negli emendamenti al decreto Milleproroghe.

Come è noto ai contribuenti, la cartella di pagamento è l’atto che Agenzia delle entrate-Riscossione invia ai contribuenti al fine di recuperare i crediti vantati dagli enti impositori. La cartella contiene la descrizione delle somme dovute all’ente creditore, l’invito a provvedere al pagamento entro i termini definiti dalla data di notifica, le informazioni sulle modalità di pagamento (dove, come) e le istruzioni per richiedere la rateizzazione, la sospensione o proporre ricorso. Infatti, è possibile rateizzare una o più cartelle, in base alla soglia di debito ed alle condizioni economiche dichiarate o documentate.

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Gli emendamenti al decreto Milleproroghe sono diversi ma, tra quelli che saranno votati, c’è il rinvio delle rateazioni scadute al Fisco per le imprese in difficoltà per la pandemia. In questo modo, si mira ad allungare tempi dei benefici concessi dall’emergenza Covid. Dopo il blocco totale della macchina della riscossione deciso voluto da Giuseppe Conte ai tempi della prima ondata Covid, successivamente il dilazionamento era stato reso possibile con una nuova richiesta entro il 31 dicembre 2021. Ora il Milleproroghe offre la possibilità di fare domanda di rateazione entro il 30 aprile, che diventa dunque la nuova scadenza da tenere in conto.

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Il beneficio, però, riguarderà i decaduti da piani di dilazione prima del periodo di sospensione e si richiedere per tutte le domande inviate a partire dal 1° gennaio 2022. Per i soggetti ammessi al nuovo piano di rateizzazione dell’Agenzia delle Entrate c’è la possibilità di richiedere la dilazione delle somme dovute, senza saldare le rate pregresse in un periodo che va dal 1° gennaio al 30 aprile 2022. Sono ammessi al beneficio anche i soggetti che hanno usufruito della sospensione delle cartelle prevista dal “Cura Italia”.

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