Scuola e Regioni, un nulla di fatto, nessuna decisione su Dad e criteri

La Conferenza, dopo un incontro e una riunione durante alcune ore, alla fine tutto è rimasto come era, ma i Governatori pressano

Niente è cambiato. Ogni resta sulle proprie posizioni. Se per lo sport la Conferenza delle Regioni nell’incontro col Governo ha portato a qualche cambiamento, in alcuni casi, anche in meglio, per quel che riguarda la scuola, tutto è rimasto invariato. “Non sono state prese decisioni, né approvato alcun documento sulla ripresa dell’attività didattica nelle scuole o sui criteri delle ordinanze”. Ad affermarlo è il vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano, che oggi ha presieduto la riunione, al posto del presidente Fedriga.

Scuola ©Getty Images
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“Sono stati affrontati nell’ambito di una discussione generale – spiega il presidente della Puglia – diversi temi legati all’esigenza di rendere più efficace la collaborazione fra il Governo e le Regioni e ciascuno ha potuto liberamente esprimere il proprio pensiero rispetto a diversi aspetti che caratterizzano tale rapporto”. Il Governatore della Puglia ha poi concluso il suo intervento: “Ma non è stata tratta alcuna conclusione dal dibattito rispetto al quale abbiamo invece deciso un approfondimento ulteriore in una prossima riunione della Conferenza delle Regioni”.

Scuola e Dad, ecco le richieste delle Regioni

Rientro a Scuola ©Getty Images
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I problemi non mancavano prima, figuriamoci, dal ritorno dalle vacanze di Natale e col numero dei contagi sempre in aumento. Sono molte le città alle prese con la mancanza di professori e personale scolastico. Nel Lazio, il 30%-40% degli istituti fa orario ridotto per la mancanza di docenti, così come succede a Bologna per le scuole dell’infanzia. Situazione simile in Toscana dove la maggiore mancanza riguarda il personale del ciclo primario, in particolare maestre. La commissione Affari Costituzionali, nel frattempo, ha approvato un ordine del giorno, a firma M5S, per esentare gli studenti dall’obbligo di Green pass sui mezzi pubblici.

In attesa di un tavolo di confronto, a tenere banco oggi è l’accelerazione della campagna vaccinale tra i più piccoli. E così, dalla Puglia alla Campania, si moltiplicano le iniziative per creare punti vaccinali negli istituti scolastici. “Siamo assolutamente d’accordo – le parole del presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli -. Ma non bisogna dimenticare di coinvolgere anche la rete dei pediatri, il cui consiglio per le famiglie è molto importante. Ricordo che quando eravamo piccoli i vaccini, che all’epoca erano obbligatori, si facevano a scuola. Si tratterebbe di riprendere una buona vecchia abitudine“.

 

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