ESCLUSIVA – Bertolucci: “Djokovic escluso? È colpa sua”

L’ex tennista e commentatore italiano Paolo Bertolucci ha espresso il suo parere sulla vicenda legata a Djokovic e sul momento d’oro del tennis italiano.

Paolo Bertolucci (Facebook)
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Novak Djokovic, per ora, è stato escluso dall’Australian Open per la sua riluttanza a vaccinarsi. Qual è il suo commento sulla vicenda?

Bisognerebbe conoscere tutto, da dentro, minuto per minuto. Tutto quello che è accaduto nell’ultimo mese e mezzo. Adesso dobbiamo soltanto attendere poco, perché lunedì ci sarà, appunto, l’udienza di appello. Quindi vedremo se le carte che ha presentato sono in regola o meno. Tutte le altre cose sono illazioni. Chiacchiere da bar e poco altro.

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Qualora a Djokovic non fosse concesso di partecipare al torneo, Daniil Medvedev potrebbe strappare al serbo il primo posto nel ranking ATP. Lo trova giusto?

Se Djokovic non ha rispettato la regola, e quindi dovesse venire escluso, non vedo niente di strano. È colpa sua. Rispetto la sua decisione di non vaccinarsi, ma rispetto anche la decisione della nazione australiana che decide di non farlo entrare nel proprio territorio se non vaccinato. Quindi, da quel punto di vista, lui sapeva il rischio che correva. Riguardo Medvedev, adesso non so se ha bisogno di vincere il torneo o andare avanti per strappargli il successo, ma vorrà dire che nell’arco dei 12 mesi ha conquistato più punti di Djokovic. Quindi, di conseguenza, è giusto che Medvedev sia il numero uno.

Paolo Bertolucci (Facebook)
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Paolo Lorenzi ha dichiarato che “Berrettini e Sinner possono già vincere uno slam”. Quale dei due talenti italiani trova più pronto per tale impresa, al momento?

Io non lo so, sinceramente, se sono pronti. Indubbiamente, quando sei nei primi dieci del mondo, sei uno dei papabili per il successo. Poi, bisogna avere anche un po’ di sorte, di fortuna, nel tabellone. Poi bisogna vedere su quali superfici questo avviene. È ovvio che, se non gioca Djokovic, se manca Thiem, Nadal è al rientro, ci può essere un inciampo di Zverev e Tsitsipas non sembra nella miglior condizione… le possibilità si aprono per diversi giocatori. Non è più come prima, quando c’erano i quattro più forti del mondo che ai quarti di finale erigevano un muro invalicabile.

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Il raggiungimento della finale a Wimbledon da parte di Matteo Berrettini è un vanto per il tennista romano e per l’Italia intera. Crede che il tennis italiano stia risorgendo dalle ceneri?

Beh, indubbiamente. Abbiamo due giocatori tra i primi dieci del mondo, quindi questo significa un movimento di altissimo livello. Non dimentichiamo poi Sonego, Fognini, gli altri giocatori, Musetti… abbiamo una squadra giovane. Sono convinto che nei prossimi dieci anni saremo ai vertici del tennis mondiale. Il tennis italiano sta vivendo, a livello maschile, un momento meraviglioso. Ha preso il testimone dal settore femminile, che per anni ha dominato il tennis rosa. Quindi, siamo molto contenti, molto fiduciosi. Sono convinto che questi ragazzi, nei prossimi anni, ci daranno tante soddisfazioni.

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