Caso Suarez: la decisione della Procura Federale sulla Juve

Con una nota sul proprio sito ufficiale, la Federcalcio ha messo la parola fine sulla vicenda che riguardava la Juventus e l’uruguaiano

Luis Suarez ai tempi del Barcellona. Si chiude la vicenda sul suo esame a Perugia – GettyImages –

Ora è ufficiale. Il caso Suarez si è concluso con un nulla di fatto. La vicenda che vedeva protagonisti la Juventus, il calciatore uruguaiano e l’Università di Perugia, non avrà sentenze. almeno sul fronte sportivo. La vicenda si chiude quindi senza colpevoli.

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La Federcalcio ha reso noto che “la Procura Federale, su conforme parere della Procura Generale dello Sport, ha disposto nei giorni scorsi l’archiviazione ‘allo stato degli atti’ del procedimento relativo all’indagine della Procura della Repubblica di Perugia sull’esame del calciatore Suarez volto ad ottenere la cittadinanza italiana, in attesa della trasmissione di eventuali ulteriori atti di indagine e/o processuali dalla competente Autorità  Giudiziaria”. In una nota ufficiale la Federcalcio spiega che:Dalla documentazione ricevuta dalla Procura della Repubblica di Perugia, infatti, non sono emersi elementi sufficienti per ritenere provate condotte illecite rilevanti nell’ambito dell’ordinamento federale sportivo di dirigenti o comunque tesserati, unici soggetti sottoposti alla Giustizia Sportiva ai sensi del vigente C.G.S”.

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Le accuse della giustizia ordinaria

Luis Suarez contro la Juventus – GettyImages –

La vicenda è relativa all’esame sostenuto il 17 settembre del 2020 dall’attaccante uruguaiano all’Università  per stranieri di Perugia. Il giocatore era svincolato dal Barcellona e libero di trasferirsi con qualsiasi club. La Juventus era interessata ad acquistarlo e provò a fargli prendere la cittadinanza italiana. La trattativa poi naufragò e Suarez si trasferì al Barcellona. La nota della Procura Federale cancella ogni rischio di provvedimento per la Juventus, almeno per quello che riguarda l’ambito sportivo.

Sul fronte della giustizia ordinaria invece la vicenda resta viva. Secondo gli inquirenti il test fu organizzato soltanto per consentire a Suarez di ottenere, nei tempi richiesti dalla Juve, e all’esito di una fittizia procedura di esame, la certificazione linguistica necessaria per l’ottenimento della cittadinanza italiana” e per cui sono indagati attualmente l‘ex rettrice Giuliana Grego Bolli, l’ex DG dell’Università Simone Olivieri, la professoressa Stefania Spina e l’avvocato della Juventus Maria Cesarina Turco (il professore Lorenzo Rocca, esaminatore, ha patteggiato un anno). Per i primi tre l’accusa è quella di falso e rivelazione di segreti d’ufficio, mentre la dottoressa Turco nella ricostruzione degli inquirenti infatti viene indicata come “concorrente morale e istigatrice” del reato di falso.

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