Qualità della vita 2021, dove si vive meglio in Italia

E’ stata pubblicata la nuova classifica della qualità della vita in Italia. Ecco dove si vive meglio nel nostro Paese.

Trieste
Trieste è la città più vivibile in Italia © Getty Images

Nuovo appuntamento con la classifica sulla qualità della vita in Italia. Si tratta di una indagine condotta da Il Sole 24 Ore e che ormai è arrivata alla edizione numero 32. La graduatoria prende in considerazione 90 indicatori statistici che si dividono in sei ambiti: ricchezza e consumi, affari e lavoro, demografia società e salute, ambiente e servizi, cultura e tempo libero.

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Non tutti questi parametri sono aggiornati al 2021. Secondo quanto rivelato dal Quotidiano Nazionale, solo 28 indicatori sono stati analizzati in base a dati recenti. Tutti gli altri, invece, fanno riferimento al 2020. Una classifica destinata a dare indicazioni importanti alle amministrazioni locali sulle modifiche da apportare per rendere la propria città (o provincia) più vivibile.

La classifica

Milano
Milano al secondo posto in questa speciale classifica sulla qualità della vita © Getty Images

E’ Trieste la città più vivibile in Italia. L’analisi degli indicatori ha permesso al capoluogo giuliano di completare la scalata e issarsi in vetta a questa speciale classifica. Un riconoscimento sicuramente importante per l’intera provincia triestina. Al suo inseguimento troviamo Milano, capace di rientrare sul podio dopo un 2020 fuori dalla top ten e Trento.

Da precisare che in top ten troviamo ben sette provincie del Nord-Est. Oltre alla prima e alla terza posizione, questa parte d’Italia occupa il quinto posto con Bolzano, il settimo con Pordenone, l’ottavo con Verona, il nono con Udine e il decimo con Treviso. Prime dieci posizioni che vedono la presenza anche di Aosta, quarta, e Bologna, sesta.

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Dando uno sguardo in fondo alla classifica, invece, troviamo specialmente province del Sud. A chiudere questa graduatoria, come già lo scorso anno, è Crotone preceduta da Foggia e Trapani. Un quadro che sembra confermare la necessità di investire il prima possibile sul Mezzogiorno per ridurre il gap con il Centro-Nord e consentire a queste province di risalire posizioni in questa indagine de Il Sole 24 Ore.

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