Covid, animali sempre più colpiti: i consigli per evitare il contagio

Il Covid si sta diffondendo anche fra gli animali: ecco i consigli per evitare il contagio, quelli più colpiti e ciò che sappiamo fino ad ora.

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I gorilla, fra le specie colpite (Getty Images)

Leopardi, ippopotami, ma anche animali domestici. Il Covid si sta diffondendo anche fra gli animali, con dati che alimentano gli studi e la curiosità. Ci sono infatti specie maggiormente colpite, non perché più esposte, ma per una serie di motivi che la scienza sta studiando. In uno zoo in Nebraska alcuni leopardi sono morti a causa delle complicazioni dopo il contagio diffuso dagli ospiti. Diverso il discorso per due ippopotami ad Anversa, colpiti da un semplice raffreddore e guariti in tempi record.

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Differenze quindi. I gorilla sembrano smaltire i sintomi senza grossi problemi, mentre negli animali più piccoli le conseguenze sembrano più delicate. I topi almeno secondo i primi studi sembrano resistere maggiormente al contagio, mentre i criceti sono più deboli. I cani invece sono meno esposti, anche nelle case, diversamente dai gatti. Sono tanti i casi in cui le razze feline non hanno superato l’impatto del Covid. E i segnali che arrivano non sono affatto incoraggianti.

Covid fra gli animali, i consigli degli esperti: sbucano i vaccini

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Timori e consigli per evitare l’impatto del Covid sugli animali (Getty Images)

Ciò che preoccupa maggiormente la scienza e gli esperti è il passaggio continuo fra animali e uomo. Potrebbe portare a mutazioni più delicate, rischi maggiori. I dati vengono quindi raccolti e scambiati fra equipe che lavorano in tutto il mondo e intanto arrivano i consigli per evitare la trasmissione del virus. L’indicazione principale è di non coccolare gli animali domestici, di preservarli come se fossero bambini, mentre negli zoo si allargano le distanze fra animali e uomo.

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E intanto si lavora sui vaccini. In Russia i veterinari hanno incassato l’autorizzazione ad iniettare un farmaco nei cani e nei gatti, mentre in America si studia una soluzione sui gorilla. Passaggi utili non solo a tutelare gli animali, ma ad evitare un passaggio allarmante. Margaret Hosie, docente di virologia all’università di Glasgow, è stata chiara. “Ci concentriamo sull’uomo e valutiamo l’impatto sugli animali – ha detto – perché resta alto il rischio di mutazioni già in atto, che in silenzio possono rendere il virus sempre più ingestibile”.

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