IGP, la nuova frontiera del maltrattamento cani: e c’è chi lo chiama sport -VIDEO

L’IGP è considerato uno sport per i cani, ma dietro si nasconde un mondo di sofferenze: maltrattamenti, pratiche dure, collari e arnesi particolari, ecco di cosa si tratta. C’è un video shock di una emittente finlandese che svela quanto accade.

igp cani
Le immagini delle pratiche Igp sui cani sono molto violente

 – di Emanuele Artibani

Il 27,1% delle famiglie italiane possiede un cane. Poco meno di una famiglia su tre, è il dato del business silenzioso che gira intorno a questo mercato. Una monetizzazione che parte dalle crocchette alle palline colorate, i cuscini, le cucce, fino ad arrivare ai vestitini per i cani di piccola taglia. E ancora ai collari di cuoio pesante per le razze da difesa, guinzagli di diversa caratura e decine di migliaia di altri articoli in vendita ormai anche in mega shop dal brand consolidato.

Questa è la zona illuminata, la main street del migliore amico dell’uomo. Poi esistono la zona grigia, la zona nera e la deep zone, quella vietata ai non addetti. Oggi parleremo della deep zone. L’argomento è l’addestramento e per spiegarlo devo condurvi mano nella mano in un percorso crudele fatto di dolore atroce, maltrattamento animale, compravendita di cani, femmine in affidamento con il riscatto della prima scelta del cucciolo, ovviamente in regalo, al supposto allevatore che già ha venduto profumatamente quel cane. No, non sto parlando di quel mercato nero di cuccioli che viene dall’est. Ma di casi, fatti, persone che accadono quotidianamente in Italia.

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Quello di reato. Quello dei cuccioli venduti al mercato nero che esiste e purtroppo è diffuso, viene usato come specchietto per le allodole proprio da chi invece delinque tutti i giorni e vìola le basilari regole vigenti e riguardanti i maltrattamenti sugli animali.

IGP, altro che sport: ecco le pratiche utilizzare sui cani

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Alcune immagini durante una competizione (Youtube)

Ma restiamo sul pezzo, non divaghiamo. Parliamo nello specifico o dovrei prolissamente scrivere decine di articoli, non uno. L’argomento di oggi è l’IGP. Non agility, non obedience, non cani da caccia, non cani da slitta e tutte quelle discipline che escono da questo circuito.
L’IGP viene definito sport, ma in realtà non ha nulla a che fare con uno sport, è un hobby: il gesto atletico e la performance sono del cane, non del conduttore, le discipline che lo completano sono pista, obbedienza, difesa.

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I protagonisti sono un cane, un conduttore, un figurante, un tracciatore, un giudice cinofilo.
Potete anche suddividerle in A.B.C. Generalmente le competizioni si svolgono nel fine settimana. Con cani che vengono trasportati in gabbie strette, spesso per centinaia, migliaia di km (ma come dicono i professionisti i cani sono felici di questo). Quando non possono entrare in albergo dormono in auto sempre in queste comodissime gabbie per poi offrire la prestazione. E fin qui, tutto sommato, ognuno sceglie il suo profilo etico, il peggio non lo abbiamo neanche sfiorato, queste gare sono partecipate sempre dalle stesse persone, dagli stessi club di razza (spesso commissariati) e da professionisti del settore che per portare i cani a quel livello, inaccettabile per un hobby, ricorrono a qualunque mezzo, e li vado ad elencare.

Collari particolari, pratiche dure: c’è un sistema che tace sull’IGP

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Altre immagini da una competizione (Youtube)

Collare a punte, composto da due binari di punte che premono sul collo dell’animale.
Collare elettrico con diversi voltaggi, che viene usato con la scusa dell’essere uno stimolo! Chi di noi non vorrebbe essere stimolato con una bella scossa elettrica per fare felice qualcuno? Doppio collare a punte. Doppio collare a punte e collare elettrico, questo in relazione alla tempra, al temperamento e alla capacità di resistenza del cane, giocando sulla iper reattività da stress.

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Ovviamente tutto questo è vietato dalle nostre leggi, ma diventa un reato difficile da perseguire perché questi lavori vengono fatti a porte chiuse, in proprietà privata, ovviamente è il segreto di pulcinella che tutti conoscono, compresi veterinari, giudici e figuranti, ma nessuno ha il coraggio di uscire da questo sistema che li rende protagonisti o complici di un mondo che vive di regole proprie, omertà, crudeltà, avidità. Parliamo di uno sport (si fa per dire sport) sulla via del tramonto, dove i partecipanti sono sempre meno, ma purtroppo i cani che patiscono maltrattamenti ancora troppi, dato che per trovare un cane che sopporta tutta la fase coercitiva dell’addestramento ce ne sono almeno dieci che non si sa che fine fanno. Ma questo è un altro articolo.

ECCO IL VIDEO SHOCK TRATTO DA YOUTUBE DELLA EMITTENTE OIKEUTTA ELAIMILLE

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