Sdegno e orrore, decapitata una statua della Madonna: “Tremendo”

Amara scoperta sul monte Comer, a Brescia: la statua della Madonna è stata vandalizzata e decapitata. C’è sgomento.

statua madonna decapitata
La statua della Madonna sul monte Comer prima del vile gesto (Youtube)

L’hanno presa a calci, vandalizzata, decapitata. Forse con un messaggio chiaro. Il gesto compiuto sul monte Comer, in provincia di Brescia, è accaduto presumibilmente proprio il giorno prima della ricorrenza dell’Immacolata. La statua della Beata Vergine è stata gettata al suolo in un gesto orrendo, che crea sdegno e preoccupazione. Non è infatti l’unico raid contro simboli religiosi, e questa volta si è superato ogni limite. L’ha trovata Fiorenzo Bertolotti, un istruttore nazionale della scuola di alpinismo Prealpi di Arco. E nelle sue parole c’è tutto lo sdegno per quanto visto.

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“É un gesto tremendo. Arrivare in cima e trovare questa scena è qualcosa di inquietante. Mi rattrista – ha dichiarato a Brescia Oggied ho chiamato immediatamente il parroco di Gargano”. La statua è stata infatti prima divelta, e poi vandalizzata. La testa non è stata infatti ancora ritrovata, e cresce l’allarme, perché episodi analoghi sono già accaduti. 

Decapitata statua della Madonna sul Gargano: non è la prima volta

cima monte comer
La cima Comer, luogo in cui è stata decapitata la statua della Madonna (Youtube)

Non è la prima volta che accade un gesto simile. Mentre cresce lo sgomento, si accendono i fari su una fenomeno che ormai è tristemente consueto. Qualche anno prima nello stesso periodo un’altra statua, sempre della Beata Vergine, fu decapitata nel comune di Tremosine, e la testa fu rinvenuta fra le rocce.

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Nel caso del monte Comer però il volto della Madonna non è stato ancora trovato. “Ho provato a guardare nei paraggi – ha svelato l’alpinista che per primo ha visto la scena – ma non ho trovato nulla”. C’è il sospetto che sia stata gettata nel lago al termine di un atto vile e sconsiderato, che crea sgomento nella comunità, alla ricerca dei responsabili dell’ennesimo gesto profano.

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