Lutto nel mondo del cinema, è morta Lina Wertmuller

Lina Wertmuller è morta all’età di 93 anni. E’ stata la prima donna regista ad essere candidata al Premio Oscar nel 1977.

Lina Wertmuller
Lina Wertmuller è morta all’età di 93 anni (screenshot video YouTube)

Lutto nel mondo del cinema. E’ morta all’età di 93 anni Lina Wertmuller, una delle più grandi registe italiane. Come riportato dal Corriere della Sera, la notizia del decesso è stata data sui social da un amico di famiglia, ma al momento non si hanno maggiori informazioni.

LEGGI ANCHE <<< Cinema, l’attore spiazza tutti: arriva la confessione che non ti aspetti

Una scomparsa che lascia un vuoto incolmabile nel mondo del cinema internazionale. E’ stata lei, infatti, la prima donna ad essere candidata come regista all’Oscar nel 1977 con il film Pasqualino Settebellezze. Premio che poi è stato consegnato alla Wertmuller nel 2020 per la sua lunga e importante carriera sul grande schermo.

Chi era Lina Wertmuller, la carriera della regista romana

Lina Wertmuller
Lina Wertmuller, una delle più grandi registe italiane (screenshot video YouTube)

Nata a Roma il 14 agosto 1928, Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich, conosciuta da tutti come Lina Wertmuller, si è avvicinata al mondo della recitazione e della regia da piccola. A 17 anni la decisione di scriversi all’accademia teatrale di Pietro Sharoff.

Questo è stato il primo passo della sua carriera da regista. Un inizio al fianco di maestri italiani come Guido Salvini e Giorgio De Lullo e poi le diverse esperienze che l’hanno portata anche in televisione con CanzonissimaIl giornalino di Gian Burrasca.

LEGGI ANCHE <<< Albano lo annuncia proprio così: finalmente i fan possono continuare a sognare

Nel 1963 il suo esordio sul grande schermo con I basilischi. Dopo questa prima avventura, la Wertmuller è stata protagonista di film che hanno ottenuto un grande successo come Mimì metallurgico ferito nell’onorePasqualino SettebellezzeTravolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto.

Nel 2020, come detto, è arrivato forse il più grande riconoscimento della sua carriera. I vertici del Premio Oscar hanno deciso di assegnarle quello onorario “per il suo provocatorio scardinare con coraggio tutte le regole politiche e sociali con la sua arma preferita: la cinepresa“.

Impostazioni privacy