Covid, la nuova variante ha già un nome. Per l’Oms è “preoccupante”

La variante che si è sviluppata in Africa è stata già nominata. L’Ue corre immediatamente ai ripari con le prime iniziative

La nuova variante del Covid spaventa l’Europa GettyImages

Il mondo torna a tremare a causa della nuova variante del Covid. La diffusione immediata che si è registrata in Africa e il primo caso (in Belgio) registrato in Europa, ha fatto salire il livello di attenzione verso una variante ancora poco conosciuta, ma già classificata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come preoccupante.

In attesa di conoscerla nel dettaglio e capire se potrà essere neutralizzata attraverso i vaccini, la nuova variante (la B.1.1.529, individuata in Africa) ha già un nome. L’Oms l’ha chiamata Omicron dall’Oms. La variante “è stata segnalata per la prima volta all’Oms dal Sudafrica il 24 novembre 2021. Questa variante ha un gran numero di mutazioni, alcune delle quali preoccupanti“, ha affermato il gruppo di esperti incaricato dall’Organizzazione Mondiale per la Sanità di monitorare l’evoluzione della pandemia.

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L’Unione Europea è corsa immediatamente ai ripari e dopo che, separatamente, diversi Paesi avevano già messo in piedi divieti di arrivo dal Sudafrica, gli Stati membri hanno deciso di introdurre rapidamente restrizioni a tutti i viaggi nell’Ue da 7 paesi della regione dell’Africa meridionale: Botswana, Eswatini, Lesotho, Mozambico, Namibia, Sudafrica e Zimbabwe. La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen aveva lanciato la proposta in mattinata e aveva chiesto di fermare il traffico aereo da e per l’Africa meridionale. L‘Ema intanto prova a smorzare il panico, ritenendo che sia prematuro prevedere se la variante richieda un adattamento dei vaccini.

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Brusaferro: “In Italia nessun riscontro”

Covid variante sudafricana
In Belgio il primo caso di variante sudafricana del Covid-19

E in Italia? Il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, in un videomessaggio in cui commenta i dati del monitoraggio settimanale, ha dichiarato: “Ad oggi le sequenze della variante isolata in Sudafrica non sono state riportate nel data base nazionale”. Per Brusaferro, “la variante Delta è quella circolante oggi nel nostro Paese in maniera quasi esclusiva, mentre per la variante Delta plus i numeri sono abbastanza contenuti”.

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