ESCLUSIVA – Roma, caso Zaniolo: l’opinione dello storico conduttore romanista

Seconda partita consecutiva per l’attaccante della Roma. Potrebbe andare via per cercare più spazio? Lui vuole giocare e andare al Mondiale

E’ diventata un caso la panchina di Nicolò Zaniolo nell’ultimo match di campionato della Roma. Il giocatore pare non aver gradito, tanto che alcune voci parlano di un suo possibile addio già a gennaio, tra le tante squadre interessate ci sarebbe anche la Juventus.

Per Augusto Ciardi, conduttore storico di Teleroma 56 e tifoso romanista, però Zaniolo rimarrà. “Deve ancora trovare confidenza con il gol e magari placare un po’ di nervosismo. Comprensibile essendo appena rientrato da un grave infortunio, è un processo di crescita normale, per me non esiste un caso Zaniolo, sono solo voci” sostiene Ciardi intervistato da Notizie.com. “Il fatto che non giochi due partite consecutive fa notizia perché potenzialmente è il giocatore più forte in Italia“.

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Attenzione però all’esplosione di Felix Afena-Gyan, il suo ingresso nella partita di domenica sera è stata una mossa azzeccata di Mourinho e potrebbe limitare ulteriormente il suo impiego. “Il mister ha spiegato che il modulo utilizzato col Genoa è temporaneo, Mourinho ha in mente di far giocare Zaniolo dal primo minuto, il fatto di non averlo inserito l’altra sera è dovuta a una scelta tattica legata alla partita e alla condizione del giocatore. Mourinho punta moltissimo su Zaniolo, Felix ha altre caratteristiche“.

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Le statistiche di quest’anno non solo dalla sua parte con 0 gol e 0 assist all’attivo, 3 ammonizioni e anche una espulsione, ma la classe del giocatore non si discute. Lui vuole giocare titolare e riprendersi quella maglia della nazionale che lo attende dopo avere saltato l’Europeo per infortunio, magari immaginandolo anche una posizione diversa da quella vista finora nella Roma, ovvero quella di esterno destro.

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Difficile immaginarlo come centrale d’attacco, un ruolo che a Roma ha ricoperto senza grande fortuna – continua Ciardi -. Zaniolo è il prototipo del calciatore moderno e sa fare tutto, ma forse come punto di riferimento d’area perdere di imprevedibilità. Detto questo credo che se l’Italia andrà ai mondiali e avrà due giocatori di talento puro come Zaniolo e Chiesa, l’attacco debba passare da loro. Poi gli affianchi un centravanti e abbiamo un anno per trovarlo“.

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