‘Villa Inferno’, si allarga l’inchiesta: ci sono dei nuovi indagati

Si allarga l’inchiesta su Villa Inferno. E’ stato aperto un nuovo fascicolo e ci sono già sei indagati. Ecco tutti i dettagli.

Carabinieri Villa Inferno
Proseguono i controlli dei carabinieri su ‘Villa Inferno’ © Getty Images

L’inchiesta su Villa Inferno continua ad allargarsi e coinvolgere diverse personalità della Bologna per bene. Dopo le dichiarazioni di alcuni testimoni, la Procura del capoluogo felsineo si è vista costretta ad aprire un nuovo fascicolo con l’accusa di spaccio e favoreggiamento della prostituzione.

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Si tratta di un’inchiesta che vede, al momento, sei persone iscritte sul registro degli indagati, ma è solamente di un punto di partenza e ben presto ci potrebbero essere ulteriori novità su questa vicenda.

Come riportato dal Corriere della Sera, è un’indagine molto delicata visti i nomi coinvolti e ormai da mesi gli ambienti della movida bolognese stanno tremando. Proprio per questo si preferisce mantenere il massimo riserbo almeno fino a quando non si hanno delle certezze su quanto accaduto.

Villa Inferno, chi sono gli indagati

Auto carabinieri
Auto dei carabinieri © Getty Images

Il numero degli indagati aumenta di giorno in giorno. Nell’ultimo fascicolo aperto il primo ad essere coinvolto è stato un ex titolare di una discoteca molto conosciuta in zona. Subito dopo iscritti sul registro degli indagati altri cinque professionisti, ma su di loro c’è il massimo riserbo almeno fino a quando non si è capita la posizione.

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L’inchiesta principale, però, coinvolge diverse persone insospettabili almeno fino alla vigilia di questa vicenda. Ci sono avvocati, notai, architetto, imprenditori, pr, dj, finanziere in congedo, ex carabinieri, chirurgo plastico, sindacalista e anche un prete. Tutta gente che, almeno stando alle indagini, ha preso parte a questi festini a base di coca e sesso.

L’inchiesta, però, è ancora in corso e non sono esclusi nei prossimi giorni il coinvolgimento di altre professionisti. La movida bolognese continua a tremare e lo farà ancora per molti mesi visto che difficilmente l’indagine si concluderà in breve tempo.

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