ESCLUSIVA – Massimo Resti (Meyer): “La vaccinazione nei bambini ha due vantaggi”

Massimo Resti, direttore di Pediatria medica del ‘Meyer’ di Firenze, è intervenuto ai microfoni di ‘Notizie.com’. Ecco cosa ci ha detto.

Massimo Resti vaccinazione bambini
Massimo Resti (screenshot video YouTube)

Intervenuto in esclusiva ai microfoni di Notizie.com, Massimo Resti ha parlato della vaccinazione contro il Covid ai bambini: “Certamente la malattia da Covid nei bambini in genere è clinicamente modesta, per questo fino ad ora è stato corretto occuparsi degli adulti e in particolar modo degli anziani o soggetti fragili. Tuttavia ora che gli adulti sono in circa l’80% vaccinati dobbiamo considerare che circa il 25% dei nuovi infettati ha meno di 18 anni e sempre di più anche nei bambini si sono evidenziate situazioni cliniche complesse“.

In età pediatrica – ha aggiunto –  le manifestazioni più critiche si hanno nei lattanti, adolescenti e nei soggetti fragili. Anche l’obesità, molto frequente nei bambini, rappresenta un fattore di rischio per forme gravi. Oltre alla malattia particolarmente critica è una sindrome che è caratterizzata da una infiammazione dei piccoli vasi che può realizzarsi anche dopo la guarigione dall’infezione e nei casi peggiori può evolvere verso uno scompenso multi organo con grave compromissione cardiaca ricovero in rianimazione e anche decesso. In Italia da inizio della pandemia sono morti 36 bambini e a livello internazionale è stato calcolato che tra gli adolescenti il COVID è responsabile dell’1,3% dei decessi“.

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Tutto questo – ha aggiunto ai nostri microfoni il direttore di Pediatria medica del Meyer di
Firenze – ci aiuta a capire quanto il vaccino rappresenti, anche in età pediatrica, un’arma
fondamentale nella lotta al Covid“.

La situazione al ‘Meyer’ di Firenze

Meyer Firenze
L’ospedale Meyer di Firenze (screenshot video YouTube)

Come confermato anche dal dottor Resti, la situazione al Meyer di Firenze “è di tre ricoverati con Covid. Nessuno di questi sta male e la situazione è abbastanza tranquilla”.

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Messo tutto insieme quanto detto – ha continuato il primario – si capisce che la vaccinazione nei bambini ha due vantaggi: quello di interrompere il meccanismo di trasmissione e nello stesso tempo proteggere i bambini dall’infezione da Covid e soprattutto dalle sequele tardive della stessa”.

Il virus sinciziale

Massimo Resti
Massimo Resti (screenshot video YouTube)

Il dottor Resti ci ha parlato anche del virus sinciziale: “Lo conosciamo bene, può determinare dei danni severi per interessamento dei piccoli bronchioli in una particolare categoria dei bambini quelli più piccoli: neonati e bambini di pochi mesi […]. I bambini più a rischio sono i prematuri, cardiopatici, immunodeficienti per i quali la possibilità di forme severe con ricovero in rianimazione è molto concreta“.

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Per questo virus non esiste un vaccino – ha aggiunto – l’unica prevenzione che si può;
realizzare è l’utilizzo di anticorpi monoclonali ad azione specifica contro il virus da
somministrare in queste categorie tutti i mesi da novembre ad aprile. L’alto costo ne
impedisce un utilizzo diffuso ma sono in arrivo anticorpi monoclonali di lunga durata che
consentiranno di proteggere i bambini con un’unica somministrazione e quindi sarà
auspicabile che la riduzione del costo consenta un loro utilizzo più diffuso. Sono anche allo
studio vaccini, ma al momento non usabili nei bambini”.

“Il Virus Respiratorio Sinciziale è un virus che conosciamo molto bene – ha concluso il dottor Resti – non esiste terapia specifica ma è fondamentale la somministrazione di ossigeno quando la compromissione è più significativa e la novità è che quest’anno è cominciato prima rispetto a quello che succede di solito e l’impatto è più massiccio perché nel 2020 non abbiamo avuto nessun caso“.

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