Nei cinque anni che vanno dal 2024 al 2029, nella filiera delle costruzioni e delle infrastrutture sarebbero necessari tra i 226mila e i 271mila nuovi tecnici, con tassi di fabbisogno che vanno tra il 2,6% al 3,1%.
E la carenza di personale specializzato rischia ora di farsi sentire anche in questo settore, dal momento che il sistema italiano non riesce a rispondere. Il fabbisogno di diplomati dell’Istituto tecnico Cat (Costruzioni Ambiente e Territorio) supera nettamente l’offerta, con una carenza annua stimata tra i 6mila e i 32mila. 
Insomma: un grande dislivello tra domanda e offerta che investe anche i nuovi laureati della classe LP-01, la laurea in Professioni tecniche per l’edilizia e il territorio, dal momento che la crescita attesa della domanda non riuscirà a rispondere al numero di studenti che si laureeranno nel periodo.
Questi dati emergono nel rapporto Excelsior 2025-2029 di Unioncamere – Ministero del Lavoro e confermano quanto già affermato dalla Fondazione geometri italiani e il progetto didattico Georientiamoci.
Costruzioni ed edilizia: aumenta la domanda di personale, ma c’è carenza di personale specializzato
Da molto tempo il settore sottolinea infatti la necessità di valorizzare percorsi formativi tecnici, green e digitali, che preparino i professionisti a rispondere alle necessità del mondo del lavoro che dovrà affrontare le sfide della transizione ecologica, della rigenerazione urbana e dell’innovazione tecnologica.
Il tema è stato affrontato nel corso di Job&Orienta, il salone nazionale di orientamento, formazione e lavoro che si è svolto a Verona, al quale ha partecipato la Fondazione Geometri Italiani. “Stiamo lavorando nella direzione giusta”, hanno dichiarato Diego Buono, presidente Cassa Geometri e di Fondazione Geometri Italiani, e Paolo Biscaro, presidente del Consiglio nazionale geometri e geometri laureati, oltre che vice presidente della Fondazione. 
“La laurea triennale professionalizzante e abilitante nasce per rispondere in modo concreto al mismatch tra domanda e offerta di competenze che il mercato del lavoro, e in particolare il comparto dell’edilizia, registra ormai da anni. Questo corso universitario rappresenta una risposta alle esigenze delle imprese”.
Le competenze più richieste dal comparto sono quelle digitali, come l’utilizzo di strumenti come Bim, AutoCAD, SAP2000, ma anche quelle green per l’efficientamento energetico, le fonti rinnovabili e la conoscenza delle leggi e dei protocolli ambientali. E le aziende richiedono anche capacità di gestione di processi integrati territorio-edilizia-ambiente.
“Superare la logica dell’emergenza” per affrontare la sfida green
La gestione dei cantieri sarà sempre più complessa e per questo “l’evoluzione del nostro sistema formativo deve andare in questa direzione, non solo per seguire le richieste del mercato, ma analizzarle in profondità, prevederle e anticiparle”.
L’obiettivo è dunque, “superare la logica dell’emergenza e lavorare in una prospettiva di programmazione: costruire profili professionali solidi, in grado di inserirsi subito con efficacia nel mondo del lavoro”. La Fondazione Geometri Italiani ha dunque messo in campo una nuova campagna di orientamento per le iscrizioni all’anno 2026-27.





