Allarme morbillo, l’Iss: “Da inizio 2025, 432 casi. L’87% non aveva il vaccino”

Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità registra un aumento di casi di morbillo nel 2025, 12 soltanto ad agosto. La maggior parte dei pazienti non era vaccinato.

Il morbillo torna ad alzare la testa in Italia, con un totale 432 casi registrati da gennaio di quest’anno, di cui 12 solo nel mese di agosto. I numeri sono contenuti nell’ultimo bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità datato 25 settembre e denotano una caratteristica: l’87% delle persone che hanno contratto la malattia non era vaccinata.

Macchie di morbillo su un bambino
Allarme morbillo, l’Iss: “Da inizio 2025, 432 casi. L’87% non aveva il vaccino” – notizie.com

Dei casi del 2025, 58 sono stati importati e 23 sono correlati a contagi da casi importati. Le segnalazioni sono giunte da ogni regione italiana, ma più della metà cioè il 64,4%, riguardano la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, la Calabria e la Sicilia.

La regione con il numero più alto di casi è stata la Calabria (con 33,6 casi per milione di abitanti) seguita dalle Marche (21,3 per milione di abitanti), la Provincia Autonoma di Bolzano (19,5 per milione) e dalla Sicilia (19,1 per milione). A livello nazionale, l’incidenza del periodo in media è pari a 11 casi per milione di abitanti.

Allarme morbillo: dove ci si può contagiare

Secondo gli esperti dell’Iss, i contagi avvengono principalmente nei contesti familiari, negli ospedali, in generale negli ambienti sanitari e molti casi sono associati ai viaggi internazionali.

Si ricorda che il virus del morbillo è estremamente contagioso: il virus può persistere nell’aria e sulle superfici fino a due ore e una persona infetto può trasmetterlo già quattro giorni prima della comparsa dell’esantema”. Così, in una nota, l’Istituto Superiore di Sanità che ricorda come la vaccinazione sia “l’unico strumento efficace per proteggersi dal morbillo e dalle sue complicanze”.

La fascia di età più interessata ai contagi è quella dei bambini tra gli 0 e i 4 anni. A seguire, quella compresa tra i 15 e i 39 anni con il 49,3% di incidenza. Il 26% dei casi riguarda pazienti dai quarant’anni in su. Ventuno ulteriori casi hanno riguardato 21 bambini più piccoli di un anno.

Bambino si fa visitare dalla pediatra
Allarme morbillo: dove ci si può contagiare – notizie.com

Dal bollettino emerge però un dato molto significativo: 355 casi, pari all’87% delle persone che hanno contratto il virus del morbillo, non erano vaccinate. 36 pazienti avevano solo una dose (8,8%) e 14 (il 3,4%) erano vaccinati con doppia dose. Per altri tre casi, lo 0,7% non è noto il numero delle dosi ricevute.

Le complicanze riportate

Circa il 30,8% dei pazienti ha riportato almeno una complicanza causata dal morbillo. Tra quelle rilevate dall’Iss, c’è stata l’epatite o l’aumento delle transaminasi per un totale dell’11,3%, la polmonite (11,3%). Ci sono stati poi, tre casi di encefalite in due adulti e un preadolescente che non erano vaccinai. Il 53,5% è stato ricoverato in ospedale e il 14,4% si è rivolto al pronto soccorso.

Secondo i dati del 2023, in Italia ha ricevuto due dosi di vaccino contro il morbillo l’o84,4% dei bambini. Nessuna regione ha raggiunto una copertura del 95% per la seconda dose.

Secondo uno studio recente, coordinato dall’Iss e dalla Fondazione Bruno Kessler pubblicato su The Lancet, quasi un italiano su dieci è suscettibile al morbillo. Vuol dire che è privo della protezione immunitaria. I soggetti maggiormente a rischio sono i giovani.

Da gennaio ad agosto del 2025, all’Iss sono stati segnalati anche due casi possibili di rosolia. Un adulto di 55 anni in Campania di cui non è noto lo stato vaccinale e un altro di 46 anni in Sardegna, non vaccinato.

Gestione cookie