La Moldova ancora europeista, ma resta l’ombra dei brogli elettorali dopo una complicata corsa al voto. Filo-russi in piazza

I cittadini della Moldova scelgono ancora l’Europa, ma i filorussi denunciano brogli alle elezioni. Il Paese diviso tra Est e Ovest.

Secondo i dati della Commissione elettorale Centrale, il Partito d’Azione e Solidarietà filo-europeo ha registrato il 50,03% alle ultime elezioni, mentre il Blocco Patriottico filo-russo si è fermato al 24,26%.

Maia Sandu, presidente della Moldova
La Moldova resta europeista, ma resta l’ombra dei brogli elettorali dopo una complicata corsa al voto. Filo-russi in piazza (Ansa Foto) – notizie.com

L’altro partito filo-russo, Blocco Alternativa, ha ottenuto il 7,99% delle preferenze, il populista Nostro Partito, che punta a un equilibrio tra Est e Ovest è stato votato dal 6,21% degli aventi diritto. Infine, la Democratica Acasa di destra si è fermata al 5,63%.

La Moldova ha dunque scelto la strada dell’Europa, al termine di un complessa corsa elettorale sulla quale ha pesato l’ombra delle ingerenze russe. La leader Maia Sandu è sulla buona strada per assicurarsi la maggioranza dei seggi, ma i filorussi guidati dall’ex presidente Igor Dodon hanno denunciato brogli elettorali.

La “protesta pacifica” in piazza dei filo-russi: denunciano brogli

E scenderanno in piazza per una “protesta pacifica” nella giornata di lunedì 29 settembre. Le elezioni si sono svolte in un clima di forte tensione, tra attacchi informatici alle infrastrutture elettorali ai falsi allarmi bomba nei seggi esteri veicolati su Telegram, dei quali sono stati però accusati i filo-russi.

Proprio i moldavi all’estero sono stati decisivi per la vittoria del partito di Sandu, nonostante le “forti pressioni” nei seggi elettorali di Roma, Usa e Bruxelles, come ha denunciato il consigliere per la sicurezza nazionale Stanislav Secrieru.

Igor Dodon durante la campagna elettorale parla con i giornalisti
La “protesta pacifica” in piazza dei filo-russi: denunciano brogli (Ansa Foto) – notizie.com

Dal canto suo Mosca ha negato di aver avuto a che fare con queste minacce, bollando le accuse come un’isteria anti-russa diffusa dagli europeisti al fine di ottenere un maggior numero di voti.

Perché i cittadini hanno scelto il Partito d’Azione e Solidarietà

A pesare sulla vittoria dei filo-europeisti è stata certamente la guerra in Ucraina. Molti cittadini intervistati dai media internazionali in queste ore, hanno dichiarato di temere che la Russia non si fermerà all’Ucraina. E per questo hanno bisogno della protezione dell’Europa.

Nelle ultime settimane le forze dell’ordine hanno effettuato moltissimi blitz per portare alla luce presunti finanziamenti illeciti ai partiti, oltre che le interferenze della Russia. E proprio a inizio settimana scorsa, i funzionari elettorali avevano escuso dalla corsa al voto due partiti filo-russi con l’accusa di essere finanziati da altri.

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