Garlasco, ancora un dna “utilizzabile” trovato sotto le unghie di Chiara. Fascicolo bis sulla corruzione: “I soldi erano per gli avvocati”

Delitto di Garlasco: giorni frenetici tra incidente probatorio e inchiesta bis sulla corruzione. Da un lato c’è materiale genetico “comparabile”, dall’altro la difesa degli accusati.

La nuova inchiesta sul delitto di Garlasco andrà avanti spedita con un nuovo punto fermo. Il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007, è valido. A confermarlo è stato nelle scorse ore il genetista Marzio Capra, storico consulente della famiglia Poggi.

Indagini delitto di Garlasco
Garlasco, ancora un dna “utilizzabile” trovato sotto le unghie di Chiara. Fascicolo bis sulla corruzione: “I soldi erano per gli avvocati” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il tutto sta avvenendo nell’ambito dell’incidente probatorio, per il quale i periti hanno chiesto e ottenuto dal gip di Pavia Daniela Garlaschelli una proroga di 70 giorni. Con ogni probabilità, quindi, il materiale genetico ritrovato sotto le unghie di Chiara, e che era stato giudicato non attribuibile, entrerà a far parte degli accertamenti in corso. In campo ci sono gli specialisti nominati dalla Procura della Repubblica di Pavia.

Un’ulteriore svolta, insomma, in un procedimento lungo e complesso. Procedimento che al momento vede indagato per concorso in omicidio Andrea Sempio, amico di Marco, il fratello della vittima. Bisogna ricordare che per l’omicidio nel 2015 è già stato condannato in via definitiva Alberto Stasi, allora fidanzato di Chiara Poggi. Le nuove evidenze, qualora fossero accertate, potrebbero portare ad una rivalutazione della posizione di Stasi, che si trova comunque in regime di semilibertà ed ha quasi terminato di scontare la pena.

Garlasco, inchiesta bis sulla presunta corruzione: “Venditti gip archivia X 20.30. euro”

Il dna rinvenuto sulle unghie verrà comparato proprio con quello di Sempio. La scorsa settimana poi un ulteriore terremoto ha scosso gli ambienti investigativi a Garlasco. In un filone parallelo rispetto all’inchiesta principale è stato indagato l’ex procuratore di Pavia Mario Venditti. L’accusa è pesantissima: corruzione. L’uomo avrebbe frettolosamente chiesto l’archiviazione della posizione di Sempio, già sotto indagine per due volte tra il 2017 ed il 2020.

Accuse che sia Venditti sia Sempio, attraverso i propri legali, hanno rispedito al mittente. Il fascicolo bis su Garlasco è baso su un pizzino trovato in casa dei Sempio nel maggio scorso con scritto “Venditti gip archivia X 20.30. euro”. E poi su intercettazioni e i rapporti “opachi” con alcuni membri della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Pavia.

I genitori di Andrea Sempio
Garlasco, inchiesta bis sulla presunta corruzione: “Venditti gip archivia X 20.30. euro” (ANSA FOTO) – Notizie.com

A dire un motivo non me lo ricordavo – ha detto Giuseppe Sempio, padre di Andrea, in un’intervista – poi mi è stato detto che forse erano soldi per le marche da bollo. O forse soldi da dare agli avvocati per prelevare dei documenti per fare il loro iter, roba di avvocatura, dipendevamo dai nostri avvocati. Sul caso sta indagando la guardia di finanza. Le fiamme gialle hanno trovato anche una somma indirizzata a Luciano Garofano, l’ex generale dei carabinieri ed ex comandante del Ris di Parma, che sarebbe solo una normale parcella per una consulenza.

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Allora Garofano non era formalmente un consulente di parte dei Sempio, come oggi. E dopo quella somma non ci fu alcun deposito agli atti di qualche documento. Ciò ha alimentato dei sospetti smentiti categoricamente dal diretto interessato.

Voglio respingere con forza le vergognose e ignobili illazioni che sono uscite sulla stampa e online. – ha detto GarofanoIo sono stato incaricato dagli avvocati di fare una consulenza firmata il 27 gennaio 2017. Una consulenza tecnica forense per analisi genetica per contrastare le conclusioni sul dna. Il pagamento è avvenuto con un bonifico e la fattura n. 15 dell’aprile 2017 di 6.344 euro la prova”.

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