Dazi, Apple trova un accordo con Trump. Samsung rischia tariffe fino al 25%, i suoi smartphone a prezzi altissimi

Dazi Usa: Apple ha trovato un accordo con Trump, Samsung invece al momento rischia dazi fino al 25% sugli smartphone e non solo.

Le ripercussioni dei dazi di Donald Trump si fanno sentire anche nel settore della tecnologia e il rischio è che le grandi aziende che non producono negli Usa possano restare indietro rispetto al colosso Apple.

Donald Trump Tim Cook stringono un accordo per evitare i dazi
Dazi, Apple trova un accordo con Trump. Samsung rischia tariffe fino al 25%, i suoi smartphone a prezzi altissimi (Ansa Foto) – notizie.com

Il colosso di Cupertino ha trovato un accordo in extremis con la Casa Bianca per evitare le tariffe. Accordo ufficializzato nello Studio Ovale tra Donald Trump e il ceo Tim Cook, che prevede un investimento di 600 miliardi di dollari in quattro anni per nuove strutture produttive negli Usa. E la creazione di 20mila nuovi posti di lavoro, rafforzando le catene di approvvigionamento interne.

Apple, che attualmente produce circa il 90% dei suoi iPhone in Cina e la restante parte in Vietnam e in India, ha accolto l’invito che Donald Trump ha fatto a tutte le aziende di produrre negli Stati Uniti per evitare i dazi. Sarà difficile però, che riesca a portare tutta la produzione negli Usa a causa dei costi troppo alti.

Per adesso si concentrerà su alcune componenti degli smartphone, in particolare su 19 miliardi di chip (lo riporta la Cnn) nel 2025. Che verranno realizzati in 24 fabbriche situate in dodici Stati.

Dazi, Samsung (per adesso) resta indietro

Al momento Samsung Electronics non ha ancora trovato un accordo e dunque, rischia di restare indietro e dover pagare tariffe fino al 25% su smartphone, laptop, monitor e altri prodotti. Con questa percentuale, il costo base dello smartphone Galaxy S25 di 799,99 dollari (685 euro circa) potrebbe subite un aumento tra il 30 e il 40 per cento.

È la conseguenza della politica protezionistica della Casa Bianca, che punta a proteggere la produzione nazionale e a ridurre la dipendenza dalla Cina. I dazi al 25% potrebbero entrare in vigore già dalla settimana che comincerà lunedì 18 agosto. E avere ripercussioni negative sulle vendite di Samsung negli Stati Uniti, compromettendo i progressi del secondo trimestre del 2025.

La sede di Samsung
Dazi, Samsung (per adesso) resta indietro (Ansa Foto) – notizie.com

Il colosso coreano ha infatti conquistato quote di mercato passando da 33 a 18 punti percentuali di distacco da Apple. Quest’ultima non è l’unica ad aver spostato parte della produzione negli Usa per non pagare le conseguenze dei dazi di Donald Trump.

Alcune aziende che investiranno negli Usa per evitare i dazi

Ci sono infatti, anche Nvidia, che investirà 500 miliardi in infrastrutture, Micron Technology (200 miliardi), Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc) altri 100. E ancora, 500 miliardi arriveranno do Project Stargate, 150 da IBM nei prossimi cinque anni. Johnson&Johnson 55 in quattro anni.

Le altre sono Novartis, Hyundai, Amazon, Venture Global LNG, General Motors, Kraft Heinz, Lego, Abbott Laboratories, Toyota Motor Corporation, AbbVie, Gilead Sciences, Roce, Siemens, Valbruna Slater Stainless e molti altri.

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