Ad annunciarlo è stata l’Agenzia spaziale italiana (Asi) nelle scorse ore: è stato siglato un accordo con SpaceX per effettuare esperimenti su Marte.
L’Agenzia spaziale italiana (Asi) e SpaceX, la compagnia aerospaziale privata statunitense fondata da Elon Musk, hanno firmato un accordo “senza precedenti”. Lo scopo è trasportare esperimenti italiani su Marte.
Le attrezzature del nostro Paese, insomma, saranno a bordo delle prime missioni Starship destinate a portare payload sul pianeta rosso. I carichi utili includeranno, tra gli altri, un esperimento sulla crescita delle piante, una stazione di monitoraggio meteorologico e un sensore di radiazioni.
L’obiettivo è quello di raccogliere dati scientifici durante la fase di volo interplanetario di circa sei mesi che Starship effettuerà dalla Terra a Marte. E successivamente verso la superficie marziana. “L’Italia continua a essere all’avanguardia nella tecnologia spaziale, – ha detto il presidente di Asi Teodoro Valente – avvicinando sempre più l’esplorazione umana della Luna, di Marte e oltre”.
Italia su Marte con SpaceX, come sono andati gli ultimi test
Sull’accordo è intervenuto anche il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Quest’ultimo ha parlato di una “strategia volta a rafforzare l’industria nazionale, valorizzare il talento italiano e consolidare la presenza del nostro Paese nei grandi programmi di esplorazione spaziale“. In realtà c’è da dire che gli ultimi test effettuati da SpaceX con Starship non sono stati particolarmente incoraggianti.
Nel 2025 per tre volte si sono verificati gravi imprevisti tecnici nel corso dei voli di prova 7, il 16 gennaio, 8, il 6 marzo, e 9, il 27 maggio. Nel primo caso la Starship è finita distrutta a causa di un incendio causato da vibrazioni e conseguente perdita del propellente. Anche il 6 marzo la navicella è esplosa dopo circa dieci minuti di volo. Il 27 maggio il booster ha ceduto e l’orbiter si è distrutto prima dell’ammaraggio.
La compagnia di Musk si è però sempre detta ottimista per la quantità di dati raccolti e per la possibilità di rimediare agli errori. Sul fronte prettamente italiano poi, si tratta ufficialmente del primo accordo tra SpaceX ed un Ente pubblico nazionale come l’Asi. Quest’ultima è soggetta alla vigilanza del Ministero che fa capo ad Urso. Il Ministero esercita poteri di indirizzo, coordinamento, programmazione e vigilanza.
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In precedenza, tra le molte polemiche delle opposizioni, era emersa l’eventualità da parte dell’esecutivo di Giorgia Meloni di affidare a SpaceX servizi di comunicazione satellitare ad utilizzo governativo e militare. Meloni ha più volte sottolineato di avere un ottimo rapporto con Musk. Ma ha negato che qualsivoglia accordo economico (la comunicazione satellitare via Starlink sarebbe costata 1,5 miliardi di euro in cinque anni) sia stato sottoscritto o quantomeno negoziato.