Lo scorso 1 luglio è stato scoperto un nuovo oggetto interstellare che è entrato nel nostro sistema solare: 3I/Atlas. Ora sappiamo di cosa si tratta e perché ha alimentato tante congetture.
Nessuno sa da dove proviene, viaggia alla sbalorditiva velocità di 209mila chilometri orari ed è “in giro” da miliardi di anni. La Nasa, l’agenzia spaziale statunitense, sta cercando di comprendere tutti i misteri che ruotano attorno all’oggetto interstellare 3I/Atlas.
È stato scoperto il 1 luglio scorso dal sistema di allerta precoce per l’impatto di asteroidi delle Hawaii Asteroid terrestrial-impact last alert system (Atlas, appunto), ad una distanza di 420 milioni di miglia dal Sole. Quasi subito la comparsa del misterioso oggetto nel nostro sistema solare ha alimentato teorie sul fatto che potesse trattarsi di una navicella extraterrestre.
A lanciare l’allarme è stato l’astrofisico Avi Loeb, professore all’Università di Harvard e già noto per le sue affermazioni. “Riteniamo plausibile – ha dichiarato lo scienziato al Daily Mail – che si tratti di una sonda aliena. Forse inviata per esplorare il nostro sistema solare, o peggio, con intento ostile. Potrebbe trattarsi di un veicolo spaziale inviato da una civiltà intelligente sconosciuta. Se così fosse, le conseguenze per l’umanità potrebbero essere disastrose”.
Co’è 3I-Atlas, il più veloce oggetto mai visto
In realtà, come confermato anche dalle immagini catturate dal telescopio spaziale Hubble, 3I/Atlas è una cometa. La cui velocità è la più alta mai registrata per un visitatore del sistema solare. La cometa non rappresenta una minaccia per la Terra. Hubble ha catturato un pennacchio di polvere espulso in quanto riscaldato dal Sole della cometa. E un accenno di una coda di polvere che si allontana dal nucleo.
Il suo “comportamento” è simile alle comete che vagano nel nostro sistema solare. Ma la differenza è che il visitatore interstellare ha avuto origine in qualche altro sistema solare nella nostra galassia, la Via Lattea. Come già accennato, 3I/Atlas sta viaggiando attraverso il nostro sistema solare alla sbalorditiva velocità di 209mila chilometri orari, la più alta mai registrata per un visitatore del sistema solare.
Tale velocità sarebbe il prodotto del’effetto fionda gravitazionale di innumerevoli stelle e nebulose che la cometa ha attraversato. aumentandone lo slancio. “Nessuno sa da dove provenga la cometa. – ha affermato David Jewitt dell’Università della California, responsabile scientifico del team di osservazioni di Hubble – È come intravedere un proiettile di fucile per un millesimo di secondo. Non è possibile proiettarlo con precisione per capire da dove ha iniziato il suo percorso”.
Secondo Jewitt la cometa fa parte di una popolazione di oggetti mai rilevati prima ma che verranno sempre più “individuati” grazie alle sempre più potenti capacità di osservazione del cielo che prima non avevamo. In realtà 3I-Atlas è il terzo oggetto di origine interstellare che “ci attraversa”. In precedenza erano stati individuati 1I/ʻOumuamua e 2I/Borisov: corpi che hanno attraversato il nostro sistema con traiettorie iperboliche. Anche in quel caso erano emerse congetture circa l’origine artificiale aliena a causa delle forme insolite, del comportamento non gravitazionale e delle strane accelerazioni in primis.