Il caso Gergiev e il duo Marzullo – De Luca: quando il Maestro russo era osannato nel mondo (e spesso era ospite in Campania)

È deflagrata la polemica in Italia riguardante l’esibizione del Maestro russo Valery Gerviev prevista per il 27 luglio alla Reggia di Caserta. Una questione che viene da molto lontano.

Il 24 agosto 2021 Valery Gerviev, ospite fisso del Festival di Ravello per quarant’anni, diresse al famoso Belvedere di Villa Rufolo la Mariinsky Orchestra. Una delle ultime esibizioni in Italia del Maestro russo osannato nel nostro Paese e nel mondo intero.

Antonio Marzullo, Valery Gergiev e Vincenzo De Luca
Il caso Gergiev e il duo Marzullo – De Luca: quando il Maestro russo era osannato nel mondo (e spesso era ospite in Campania) (ANSA FOTO) – Notizie.com

Esattamente sei mesi dopo, il 24 febbraio 2022, la Russia invase l’Ucraina dando vita ad una guerra d’aggressione che dura tutt’oggi. La vicinanza di Gergiev con il governo russo (è considerato un intoccabile amico personale del presidente Valdimir Putin) ha fatto sì che il Maestro venisse estromesso da prestigiosi incarichi in Germania e in Svezia. E che la sua musica non andasse oltre le porte del Teatro Bolshoi di Mosca, di cui è direttore generale dal 2023. Almeno, fino ad oggi.

Il nome di Gergiev, infatti, è stato inserito nel cartellone della IX edizione di Un’estate da Re, in programma alla Reggia di Caserta dal 19 al 31 luglio. Apriti cielo. Il russo dovrebbe, il condizionale è d’obbligo, esibirsi in “un indimenticabile concerto sinfonico”, si legge sul sito web della struttura campana patrimonio Unesco. È previsto che Gergiev diriga l’Orchestra filarmonica del Teatro Verdi di Salerno e i solisti dell’Orchestra del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo nell’esecuzione de l’Overture de La Forza del destino di Giuseppe Verdi.

Lo Czar Gergiev, petizione da 16mila firme

Non sarà un concerto facile per lo Czar. Così è infatti soprannominato Gergiev, per il suo forte temperamento e lo stile carismatico e magnetico. Che lo hanno portato spesso a guidare l’orchestra anche senza bacchetta, talvolta utilizzando anche un semplice stuzzicadenti.

A pochi giorni dall’evento, una petizione affinché il concerto venga annullato ha raggiunto le 16mila firme. Premi Nobel, politici, cittadini e associazioni si stanno mobilitando e sono partite lettere destinate alla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, al governatore della Campania Vincenzo De Luca, ai presidenti della Camera dei Deputati e del Senato, Lorenzo Fontana e Ignazio La Russa.

Valery Gergiev, Maestro russo
Lo Czar Gergiev, petizione da 16mila firme (ANSA FOTO) – Notizie.com

Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo Aleksej Navalny, ha descritto Gergiev “non soltanto un artista vicino al Cremlino, ma uno dei suoi più ferventi sostenitori. Incluso in diverse liste di sanzioni internazionali, e protagonista di inchieste per l’uso improprio di fondi pubblici russi”.

Scriviamo per esprimere la nostra più profonda preoccupazione per l’esibizione programmata di Valery Gergiev, sostenitore pubblico e ufficiale del presidente russo Vladimir Putin, al festival Un’estate da Re di Caserta il 27 luglio – si legge invece nella petizione – Questo concerto, finanziato con fondi pubblici, segna il ritorno simbolico di Gergiev sulla scena culturale europea. Non si tratta di un atto neutrale. È un gesto politico, che rischia di legittimare il regime che rappresenta e la violenza che continua a scatenare”.

Caso Gergiev, De Luca: “Noi siamo per non alimentare le sorgenti dell’odio”

Il caso è deflagrato, le associazioni ucraine in Italia hanno promesso proteste qualora il concerto non venisse cancellato. Cosa che il governatore De Luca non è intenzionato a fare: “Noi siamo per non alimentare le sorgenti dell’odio. Siamo per non attribuire agli artisti le responsabilità dei governi dei Paesi da cui provengono. Chi decide qual è il limite tra l’espressione della propria opinione e la propaganda politica?”. A ribattere a De Luca la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, esponente del suo stesso partito, il Pd.

Nobel, intellettuali, stampa internazionale si mobilitano – ha detto Picierno – per evitare che un ambasciatore personale di Putin abbia un palcoscenico a Caserta, ma tanta parte della politica italiana continua incredibilmente a tacere. Un silenzio trasversale, imbarazzante e incomprensibile”.

Gergiev, Maestro russo
Caso Gergiev, De Luca: “Noi siamo per non alimentare le sorgenti dell’odio” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il presidente campano ha poi tirato in ballo anche Daniel Oren, direttore d’orchestra Israeliano che dirigerà la Traviata alla Reggia di Caserta. “Non è che attribuiamo a Oren – ha spiegato De Luca – la responsabilità per il genocidio messo in atto a Gaza dal governo di Benjamin Netanyahu”. Le notizie che giungono dalla Russia, però, non sono rassicuranti né distensive. Pochi giorni fa al Bolshoi è andata in scena un’opera il cui allestimento prevedeva una serie di gigantografie in cui si tracciava un parallelo tra la guerra al nazifascismo e l’attuale conflitto in Ucraina, presentato come una lotta per la libertà delle popolazioni del Donbass.

Il cartellone della Reggia di Caserta è programmato e finanziato dalla Regione Campania con i Fondi di Coesione Italia. La rassegna, che vede la direzione artistica di Antonio Marzullo, è organizzata e promossa dalla Scabec, la Società campana beni culturali, in collaborazione con il Ministero della Cultura, la Direzione della Reggia di Caserta, il Comune e il Teatro Municipale Giuseppe Verdi di Salerno. “Io faccio il musicista e curo la parte artistica. – ha dichiarato Marzullo – Per me Gergiev rimane un grande artista e un grande Maestro. Il mio sogno era invitarlo a una mia rassegna e siamo onorati di averlo qui”.

Valery Gergiev e gli altri russi, feeling campano

Il duo Marzullo – De Luca, in realtà, già in passato aveva prestato l’orecchio alla musica del Maestro russo. In un’intervista rilasciata a Le Cronache il 18 febbraio 2022 (quattro giorni prima dell’invasione) Marzullo, allora segretario artistico presso il teatro Giuseppe Verdi di Salerno, rivendicava che “dal 2006 si è aperto un grande ciclo anche grazie al contributo del sindaco (De Luca, primo cittadino di Salerno dal 2006 al 2015, ndr) e del Comune con tante belle stagioni e concerti prestigiosi, su tutti Daniel Oren nel Nabucco, la London Symphony e Valery Gergiev, lo Czar, sul nostro palcoscenico”.

“Tracce” del passaggio di Gergiev al Teatro Verdi di Salerno si trovano anche sul portale web dell’Ente. Il concerto si tenne, stando alle cronache dell’epoca, martedì 15 dicembre 2009. Il russo in quel caso diresse la London Symphony Orchestra. A onor del vero, si registrarono cartelloni di eventi di altissimo profilo in quegli anni, con artisti come Giovanni Allevi, Roberto Bolle e Gigi Proietti, solo per citarne alcuni. Ed anche altri artisti vicini allo stesso Gergiev, come i pianisti russi Nikolaï Lugansky e Alexei Volodin. Ed anche allora c’era il direttore israeliano Oren.

Tempi lontanissimi, così come quelli di Ravello. I tempi di oggi sono dominati da tensioni geopolitiche che, però, vengono da lontano. Gergiev nel 2014 firmò una lettera di sostegno all’annessione della Crimea da parte della Russia, una mossa condannata dalla comunità internazionale. Dopo la sigla, però, continuò a calcare i più importanti palchi italiani ed europei, tra applausi scroscianti e nessuna contestazione.

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