Allen Bernard Ganao è stato ritrovato, è vivo e sta bene. Era scomparso venerdì 11 luglio, allontanandosi da un camping a Ventimiglia.
È stato ritrovato nella mattina di domenica 13 luglio il piccolo Allen Bernard Ganao, il bambino di cinque anni scomparso venerdì 11 dal camping Por la mar, nella frazione di Latte, a Ventimiglia, provincia di Imperia.
La notizia è stata confermata anche dal sindaco Flavio Di Muro. Si trovava all’interno di un casolare situato nella zona collinare, a circa tre chilometri dal supermercato Conad, dov’era stato ripreso per l’ultima volta dalle telecamere. È vivo, non è ferito, sembra stare bene ma è disidratato.
A trovarlo sono stati Dario Mattiauda e Dario Campione, della Protezione civile antincendio boschivo Riviera dei Fiori – Pompeiana. Insieme con le squadre dei volontari da due giorni non hanno mai smesso di perlustrare la zona. Le condizioni di salute di Allen sono in fase di valutazione da parte dei medici. Seguiranno cure, anche per aiutarlo a superare lo choc di questi giorni.
Allen è stato accolto da un lungo applauso dei cittadini e dei turisti, che non hanno mai smesso di aiutare i vigili del fuoco, la protezione civile, polizia e carabinieri nelle ricerche.
L’uomo che aveva visto per ultimo Allen è scoppiato in un pianto liberatorio
L’uomo che lo aveva visto per ultimo è scoppiato in un pianto liberatorio. In questi due giorni i carabinieri lo hanno sentito più volte come testimone, portato in caserma, gli hanno sequestrato l’auto e ispezionato casa e piscina. I cani molecolare avevano fiutato una traccia di Allen proprio fuori la sua casa e lì si erano fermati.
Nei suoi confronti non c’è mai stato alcun provvedimento nell’ambito delle indagini della Procura per la scomparsa del piccolo, ma la pressione per lui è stata tanta e adesso anche lui potrà tirare un sospiro di sollievo.
L’uomo aveva raccontato di aver sentito Allen (e non Alain come diffuso in un primo momento) dire papà. Così lo avrebbe accompagnato fino alla fine del sentiero dove si sono perse le tracce.
Il piccolo era appena arrivato al campeggio con i genitori e i fratellini da Torino, quando improvvisamente si era allontanato volontariamente mentre il padre montava la tenda. L’ultima immagine di Allen è stata ripresa dalle telecamere del camping. Continueranno le indagini per ricostruire con esattezza cosa è accaduto prima e durante queste 48 ore.
Potrà ora smettere di chiamare il suo nome l’altoparlante che per due giorni ha diffuso la voce del padre nella speranza che Allen rispondesse. L’apprensione è stata alta anche perché il piccolo non parla, ha un disturbo dello spettro autistico e non avrebbe potuto rispondere.