Conclave, secondo giorno di votazioni: “puntuale” una nuova fumata. Ecco cos’è successo a piazza San Pietro

Sono rimasti nuovamente delusi i fedeli che questa mattina, sotto il cielo terso di Roma, hanno atteso le votazioni per il secondo giorno del conclave.

Fumata nera secondo giorno conclave mattina
Conclave, secondo giorno di votazioni: “puntuale” una nuova fumata. Ecco cos’è successo a piazza San Pietro (ANSA FOTO) – Notizie.com

Dal comignolo, come già accaduto ieri 7 maggio a seguito del primo giorno di votazioni, è uscita una nuova fumata nera alle 11 e 50 circa. Fedeli e curiosi si sono radunati fin dalle prime ore del mattino in attesa della prima possibile fumata.

Oggi, infatti, sono previste quattro votazioni e due fumate: intorno alle 10:30, solo se bianca, altrimenti alle 12;. Nel pomeriggio alle 17:30, anche in questo caso solo se bianca, o dalle 19 bianca o nera che sia. Non è detto che l’elezione ci sia a breve quindi. Alcuni fedeli sono giunti in piazza con le loro bandiere nazionali mentre stazionano ormai in modo stabile giornalisti e troupe televisive giunte da tutto il mondo.

Conclave, le dichiarazioni di Re:  “Lo Spirito Santo abbia a soffiare forte”

Auspico che questa sera tornando a Roma – ha spiegato il cardinale decano Giovanni Battista Retrovi già la fumata bianca. Sono particolarmente lieto di essere qui all’inizio del conclave perché lo Spirito Santo abbia a soffiare forte e sia così eletto il Papa di cui ha bisogno la Chiesa di oggi e il mondo di oggi“. Re, che non partecipa al conclave avendo 91 anni, si trovava a Pompei dove ha presieduto la Supplica mentre nella Cappella Sistina procedevano le votazioni.

Il nuovo Papa – ha continuato il porporato – prima di tutto dovrà cercare di rafforzare la fede in Dio in questo nostro mondo caratterizzato dal progresso tecnologico ma sotto l’aspetto spirituale abbiamo notato un po’ un dimenticare Dio. Quindi c’è un bisogno di un risveglio“. Quando verrò eletto il nuovo Papa, l’ultimo dei cardinali diaconi chiamerà nell’aula dell’elezione il segretario del Collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e due cerimonieri.

Fedeli piazza San Pietro
Conclave, le dichiarazioni di Re:  “Lo Spirito Santo abbia a soffiare forte” (ANSA FOTO) – Notizie.com

Il cardinale decano o il primo dei cardinali per ordine e anzianità, a nome di tutto il Collegio degli elettori chiederà il consenso dell’eletto con queste parole: “Acceptasne Electionem de te canonice factam in Summum Pontificem? (Accetti la tua elezione canonica?)”. E, appena ricevuto il consenso, gli chiederà: “Come vuoi essere chiamato?”. A quel punto il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, con funzione di notaio e avendo per testimoni due cerimonieri, redigerà un documento con l’accettazione del nuovo Pontefice e il nome che ha deciso di assumere.

Dopo l’accettazione, l’eletto che ha già ricevuto l’ordinazione episcopale, è immediatamente Vescovo della Chiesa Romana, Papa e capo del Collegio episcopale. I cardinali elettori si accostano al nuovo eletto per prestare atto di ossequio e di obbedienza. Successivamente si renderà grazie a Dio, e il primo dei cardinali diaconi annuncerà al popolo in attesa l’avvenuta elezione e il nome del nuovo Papa che, subito dopo, dalla Loggia di San Pietro, impartirà la sua prima benedizione Urbi et Orbi.

Gestione cookie