Le nuove tariffe previste dal 2025 per le infrazioni del Codice della strada in Italia fanno accapponare la pelle: tutte le novità.
Dal 1° gennaio 2025, violare il Codice della strada costerà sensibilmente di più per gli automobilisti italiani. Dopo un biennio di sospensione degli aumenti dovuto alla crisi post-pandemica, i rincari delle sanzioni amministrative pecuniarie torneranno in vigore, adeguati all’inflazione. Questo aggiustamento verso l’alto degli importi delle multe stradali promette incassi record per i comuni e preoccupa non poco conducenti e associazioni dei consumatori.
Le nuove tariffe previste dal 2025 fanno già discutere: per esempio, l’eccesso di velocità fino a 10 km/h oltre il limite potrebbe costare fino a 203 euro rispetto ai precedenti 42 euro minimi. La situazione si aggrava considerevolmente superando i limiti di velocità in misura maggiore: da una multa che può raggiungere gli 800 euro se si supera il limite dai 40 ai 60 km/h, fino ad arrivare a ben 2.300 euro con una velocità eccedente tra i 40 e i 60 km/h oltre il consentito. E per chi osasse sfidare ulteriormente le regole, superando di più di 60 km/h la velocità consentita, la sanzione potrebbe toccare la cifra astronimica di 4.000 euro.
Non solo la velocità verrà penalizzata pesantemente: anche parcheggiarsi in divieto di sosta vedrà un incremento significativo delle sanzioni che potrebbero variare da una minima di circa 194 euro fino a raggiungere i 776 euro nei casi più gravi; mentre le contravvenzioni per motorini partiranno da un minimo di 98 euro arrivando fino a 385 euro.
Queste modifiche al regime sanzionatorio sollevano interrogativi sulle motivazioni dell’aumento e sulle possibili azioni del governo in merito. L’Unione Nazionale Consumatori (UNC) mette in guardia: senza interventi normativi specifici come quelli attuati con la Legge di Bilancio del passato che aveva bloccato gli aumenti considerando l’eccezionale situazione economica post-pandemica, gli automobilisti dovranno prepararsi ad affrontare queste nuove tariffe.
Le multe impennano dall’1 gennaio 2025: la speranza è che il Governo cambi idea (lo farà?)
La speranza è che il governo possa ancora intervenire modificando o mitigando questi aumenti previsti dalla legge attuale. Tuttavia, secondo alcune interpretazioni dell’ultimo indice Foi disponibile al settembre del 2024, l’aumento complessivo potrebbe essere addirittura del 17,6 percento rispetto alle tariffe attuali.
Assoutenti propone uno scenario leggermente meno drammatico prevedendo un aumento medio intorno al 6%. Questo significherebbe ad esempio che la multa per uso del cellulare alla guida passerebbe da 165 a 175 euro (+10€), mentre quella per divieto di sosta lievemente da 42 a 45€ (+3€).
L’impatto economico su famiglie e comuni è notevole: nei primissimi dieci mesi del 2024, le spese sostenute dalle famiglie italiane per violazioni al Codice della strada hanno raggiunto l’incredibile cifra di 1,3 miliardi d’euro secondo Codacons con la Lombardia in testa agli incassi seguita da Lazio ed Emilia Romagna.
In questo contesto Milano emerge come capofila tra le grandi città italiane nell’incasso derivante dalle multe stradali con 128,7 milioni d’euro raccolti nel periodo considerato distanziando Roma (88 milioni) e Torino (43,7 milioni).
L’aumento delle multe dal 2025 rappresenta quindi non solo una questione economica ma anche sociale ed etica poiché pone interrogativi sulla gestione della sicurezza stradale e sul rapporto tra cittadini e istituzioni nel contestarsi della mobilità urbana ed extraurbana.